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3/5 La cura Troika funziona? / La disoccupazione resta alta

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    LA CRISI DELL'EUROZONA

    Perché i Paesi usciti dalla cura Troika crescono il doppio degli altri?

    3/5 La cura Troika funziona? / La disoccupazione resta alta

    E' anche vero però che per Spagna, Portogallo e Cipro il Pil è ancora ben al di sotto dei livelli raggiunti prima della crisi, nota il francese Philippe Waechter, capoeconomista di Natixis AM. «In altre parole, la stretta della Troika ha portato a una dura recessione in questi tre Paesi e quando i vincoli sono stati ridotti abbiamo assistito all'inizio della ripresa, ma da un livello estremamente basso del Pil e un livello alto di disoccupazione». Sul fronte dell'occupazione, Waetcher cita il caso della Spagna, dove durante la recessione sono stati perduti 18 posti di lavoro su cento. Con la ripresa ne sono stati creati cinque nuovi, ma resta uno squilibrio di 13 posti rispetto al periodo precrisi.

    Attenzione però a una corretta lettura dei dati sul lavoro, avverte Azad Zangana di Schroders. Nei Paesi che vantano buoni livelli occupazionali «molti lavoratori che hanno contratti di lavoro garantiti, in settori garantiti, con leggi sul lavoro complesse, sono estremamente ben protetti. Rimuovere queste protezioni consente alle aziende di assumere e licenziare dipendenti senza costi elevati. Permette quindi alle società di aumentare la produttività e assumere maggiori rischi nelle scelte di spesa in conto capitale». Nel lungo periodo insomma, spiega Zangana, una maggiore redditività e crescita della produttività porta a un calo della disoccupazione e a un più solido aumento dei salari. «Per gli individui più giovani, istruiti e ambiziosi, ma con contratti di impiego temporanei e di seconda fascia, le riforme strutturali sono fantastiche - conclude - . Anzi, potrebbero essere l'unica via per impedire ai giovani talenti di lasciare il proprio Paese nel medio termine».

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