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Nuova legge in Belgio: «Espulsi immigrati extra-Ue che non si…

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dopo la strage del 22 marzo

Nuova legge in Belgio: contratto ed espulsione per «extra-Ue che non si integrano». Abdeslam estradato

Troppo tardi per serrare i ranghi? Forse. Comunque farà discutere la nuova legge secondo la quale chi decide di andare a vivere in Belgio da un Paese extra Ue dovrà firmare un contratto che lo impegna ad integrarsi nella società, rispettare i suoi usi e costumi, imparare la lingua e denunciare ogni atto che possa essere legato al terrorismo. Qualunque violazione del contratto porterà all'espulsione. La norma varata dal Governo belga è stata fortemente voluta dal segretario di Stato all'immigrazione, Theo Francken, del partito nazionalista indipendentista fiammingo. Il testo sarà consegnato, nella rispettiva lingua, a tutti coloro che decideranno di soggiornare in Belgio per più di 30 giorni. Firmandolo ci si impegna a rispettare le libertà di culto, opinione, di orientamento sessuale, si condanna il terrorismo e ci si impegna a denunciare qualunque atto di cui si venga a conoscenza che possa avere un legame con il terrorismo.

È stato concessa, nel frattempo, l'estradizione in Francia di Salah Abdeslam, il principale sospetto per le stragi terroristiche di novembre a Parigi arrestato con un blitz nel quartiere di Molenbeek, alla periferia di Bruxelles. Lo ha annunciato la procura federale. Abdeslam è detenuto in un carcere di massima sicurezza nei pressi di Bruges.

Via libera anche alla riapertura dell'aeroporto Zaventem di Bruxelles, anche se la data del ritorno all'attività dello scalo non è ancora stata decisa. I vigili del fuoco e l'autorità per l'aviazione civile hanno dato il loro consenso alla riapertura dopo i test effettuati sulle strutture provvisorie per il check-in allestite dopo l'attentato del 22 marzo, ha riferito in un comunicato l'operatore dello scalo, aggiungendo che manca ancora l'approvazione politica e che comunque non vi saranno voli passeggeri prima di venerdì sera. Le strutture provvisorie saranno in grado di gestire solamente il 20 per cento del traffico regolare, circa 800 passeggeri in partenza all'ora. Nessun disagio invece per i passeggeri in arrivo, poiché l'area di riconsegna bagagli e la zona arrivi hanno subito solamente lievi danni a seguito dell'attentato.

Di oggi è una lettera aperta la polizia dell'aeroporto, citata dal quotidiano Het Belang Van Limburg., in cui si racconta che i terroristi degli attentati di Bruxelles hanno inviato dei “ricognitori” per verificare la sicurezza dei luoghi presi di mira. Scenario ancor più inquietante, ipotizzato sempre dalla polizia aeroportuale, sarebbe la presenza dei simpatizzanti dello Stato Islamico tra i dipendenti dello scalo di Zaventem. «Alcune persone sospettate di aver combattuto in Siria sono venute all'aeroporto come “falsi turisti”. Noi abbiamo segnalato la loro presenza, ma non sappiamo se sia stata fatta qualcosa dopo questa informazione», hanno scritto gli agenti della polizia.

Inoltre tra il personale dell'aeroporto di Zaventem ci sono delle persone sospette, secondo la polizia aeroportuale. «Quando abbiamo controllato queste persone, siamo rimasti sorpresi più di una volta», hanno ricordato i poliziotti, «Ci sono a volte ragazzi difficili con un'ideologia radicale e un lungo dossier alle proprie spalle». Ancora oggi, ci sarebbero almeno cinquanta simpatizzanti dell'Isis che lavorano all'aeroporto.

Intanto si svolgeranno domani i funerali di Patricia Rizzo, la connazionale vittima degli attentati di Bruxelles. Lo ha reso noto la Farnesina. Le esequie avranno luogo a partire dalle ore 11 nella Chiesa di Saint Jean-Baptiste a Wavre, in Belgio. In rappresentanza del presidente della Repubblica e del Governo italiano, sarà presente il sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Benedetto Della Vedova.

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