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«L'accordo migliorerà il clima per le imprese»

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Intervista Ho Thi Kim Thoa viceministro per il commercio

«L'accordo migliorerà il clima per le imprese»

ROMA - L'accordo con la Ue, la Trans-Pacific partnership, la Comunità economica del sud-est asiatico: il Vietnam è al centro di un processo d'integrazione sempre più intenso, sul quale scommette per sviluppare la propria economia. Come spiega il viceministro per l'Industria e il Commercio, Ho Thi Kim Thoa, le condizioni per fare impresa, in Vietnam, sono via via migliorate proprio grazie agli impegni internazionali presi dal Paese con la sua politica della “porta aperta”, «con grande apprezzamento degli imprenditori stranieri e facendo del Vietnam una destinazione appetibile per grandi investitori».

Cosa si aspetta per il suo Paese dall'accordo tra Ue e Vietnam?
Quando l'accordo avrà effetto i nostri prodotti agricoli e ittici avranno accesso al regime tariffario preferenziale della Ue. Il Vietnam da parte sua faciliterà l'import di grano, alimentari e prodotti dell'allevamento. Il calo dei dazi aumenterà le esportazioni nella Ue del 30-40%. Abbigliamento, tessile, calzature, cibi lavorati, prodotti ittici e servizi sono i settori che più beneficeranno dell'intesa. Gli impegni ad assicurare un contesto d'impresa più aperto aiuteranno ad aumentare gli investimenti di alta qualità in arrivo dalla Ue e da altri partner. Questo aiuterà il Vietnam a diventare un centro di connessione tra il commercio Ue e le attività d'investimento nella regione. Ciò accelererà la ristrutturazione economica del Paese e la conversione del modello di crescita. La cornice dell'accordo, inoltre, ci aiuterà a migliorare il sistema giuridico, farà da sostegno all'adempimento degli impegni e aumenterà la competitività delle Pmi.

Alla fine del 2015 i Paesi Asean lanceranno l'Asean economic community, cosa significa per il Vietnam?
Con l'Asean economic community, le tariffe sul commercio intra-Asean saranno del tutto abolite e le restrizioni sugli scambi di servizi e sui flussi di capitali saranno rimosse. L'obiettivo è fare dell'Asean un mercato unico e una base produttiva con libero flusso di beni, servizi e investimenti. L'integrazione regionale porterà vari benefici al Vietnam, ampliando l'accesso al mercato del suo export e accrescendo le opportunità d'attrazione di investimenti esteri e, quindi, promuovendo industrializzazione e crescita. Dato che metà del nostro export è diretto al mercato regionale, l'abbattimento delle tariffe avrà un impatto significativo. L'integrazione regionale aiuterà inoltre ad attrarre capitali, grazie al miglioramento del contesto per gli investimenti e all'ampliamento del mercato. Con la riduzione delle tariffe regionali, chi investe non sarà più confinato nei mercati domestici, ma potrà produrre per l'intera area. Questo promuoverà il riallocamento e l'adeguamento della produzione nella regione.

Quali saranno le conseguenze della Trans-Pacific Partnership?
La partecipazione al Tpp offrirà al Vietnam una grande opportunità per accelerare il processo di ristrutturazione e innovazione del modello di crescita. Tuttavia, creerà inevitabilmente effetti negativi, che vanno anticipati ed evitati, soprattutto sul fronte della competitività delle imprese. Il settore agricolo sarà il più vulnerabile, perché il Vietnam è un Paese agricolo, con manifattura di piccole dimensioni, bassa produttività e alti costi. Per questo abbiamo chiesto per i Paesi a basso sviluppo, come il Vietnam, un'appropriata roadmap per l'adempimento degli impegni.

Il governo vietnamita sta preparando nuove misure per incentivare gli investimenti esteri (Ide)?
Il Vietnam incoraggia gli Ide come parte della sua strategia di sviluppo. Per promuoverli ulteriormente siamo impegnati in una proattiva politica della porta aperta e in una crescente integrazione economica globale. L'applicazione della legge sugli investimenti sia alle imprese domestiche che estere ha creato una competizione paritaria, facilitando la loro espansione e diversificazione. Barriere come la quota di componenti domestiche o di beni esportati sono state rimosse, rendendo molto semplice per gli investitori scegliere qualsiasi settore d'impresa sia loro più congeniale. L'accelerazione della decentralizzazione nell'incoraggiare, attrarre e controllare gli Ide ha poi aiutato le autorità locali a essere più proattive.

Cosa pensa delle relazioni economiche tra Italia e Vietnam?
Da dieci anni a questa parte, l'interscambio cresce a grande velocità. Il Vietnam incoraggia sempre le imprese italiane a investire nel Paese e desidera continuare a creare un ambiente amministrativo e giuridico favorevole. Credo che la ripresa dell'economia globale, come pure la sigla e l'entrata in vigore dell'accordo con la Ue, nei prossimi anni potranno rafforzare le relazioni commerciali.

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