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Austriaci domenica al voto per eleggere presidente

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primo turno elettorale

Austriaci domenica al voto per eleggere presidente

Domenica i cittadini austriaci sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente. Un appuntamento particolarmente importante, visto il clima di grande tensione dovuto alla crisi dei migranti e alla crescente disoccupazione. E un voto che verrà seguito con particolare attenzione anche fuori dai confini austriaci, dove preoccupano i toni adottati da ultimo dal governo di Vienna in materia di crisi dei rifugiati, con la minaccia di alzare un muro al Brennero per fermare i profughi in arrivo dall'Italia.

Favoriti al primo turno nella corsa alla successione di Heinz Fischer non sono, infatti, gli esponenti dei due grandi partiti tradizionali, socialdemocratici (Spoe) e popolari (Oevp), che governano assieme nel governo di Vienna. Tutti i sondaggi vedono invece in testa alla corsa il candidato dei Verdi, Alexander Van der Bellen (72 anni), con il 26% delle preferenze, davanti al candidato dell'Fpoe (l'estrema destra), Norbert Hofer (45 anni), con il 24%. Entrambi hanno buone possibilità di ritrovarsi al ballottaggio, previsto per domenica 22 maggio.
Rudolf Hundstorfer (Spoe) e Andreas Kohl (Oevp) sono rispettivamente al 15% e all'11% nelle preferenze dei circa sei milioni e mezzo di austriaci chiamati alle urne. Un'eliminazione al primo turno dei candidati socialdemocratico e popolare significherebbe un duro colpo per il cancelliere Werner Faymann (Spoe) e per il vicecancelliere Reinhold Mitterlehner (Oevp), il cui esecutivo dovrebbe durare fino al 2018.

La stanchezza degli elettori nei confronti dei due grandi partiti al governo, assieme da oltre otto anni, è esasperata dalla crisi dei migranti e dall'aumento della disoccupazione, argomenti che hanno spinto in avanti soprattutto il partito conservatore e xenofobo dell'Fpoe.

«Se normalmente le presidenziali in Austria si concentrano sulla personalità dei candidati, quest'anno invece sono i temi politici e sociali ad aver giocato un ruolo di primo piano», spiega Karin Cvrtila dell'istituto di sondaggi Ogm. Non a caso il presidente uscente Fischer era stato eletto, per due successivi mandati, al primo turno.
Fra i candidati spicca anche la figura indipendente di Irmgard Griss, ex presidente della COrte Suprema, che i sondaggi danno al 20 delle intenzioni di voto.
Investito di un ruolo prevalentemente protocollare, il presidente austriaco è eletto per un mandato di sei anni, rinnovabile per un solo mandato: è il capo delle forze armate, nomina il cancelliere e, in alcune circostanze, può sciogliere il parlamento.

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