Mondo

«Divisi sui bond, non mi sorprende»

  • Abbonati
  • Accedi
Europa

«Divisi sui bond, non mi sorprende»

  • –Beda Romano

AMSTERDAM

La Germania ha preso atto ieri pubblicamente delle diversità di vedute tra i Ventotto (e del suo isolamento) a proposito dell’idea di introdurre qualche forma di tetto alla presenza di titoli di Stato nei bilanci bancari. La trattativa tra i Paesi membri dell’unione bancaria è appena iniziata, con l’obiettivo di trovare un’intesa che possa associare riduzione dei rischi e condivisione dei rischi in vista della nascita di un’assicurazione in solido dei depositi creditizi.

«Non è sorprendente che la proposta olandese abbia provocato diversi livelli di entusiasmo», ha detto ieri ad Amsterdam il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble durante una conferenza stampa. «Non è neppure una sorpresa se noi siamo fortemente a favore della proposta olandese». L’Aja ha proposto varie soluzioni per limitare la detenzione di debito pubblico nei bilanci bancari.

Il timore della Germania, e di altri Paesi, è che l’eccessiva presenza di obbligazioni di Paesi ad alto debito possa indebolire, anziché rafforzare, i patrimoni bancari. Venerdì la Commissione europea ha preso le distanze dalla proposta olandese appoggiata da Berlino. Lo stesso hanno fatto l’Italia, la Francia e altri governi. Questi sostengono prima di tutto che le obbligazioni pubbliche sono fonte di stabilità finanziaria; e che qualsiasi cambiamento va deciso a livello globale, non a livello europeo.

Agli occhi di questi protagonisti, la trattativa dovrebbe svolgersi nel Comitato per la sorveglianza bancaria di Basilea. È probabile in questo ambito la resistenza di molti Paesi emergenti. «La soluzione migliore è quella dello status quo», ha ribadito ieri il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, preoccupato che cambiamenti su questo fronte possano provocare instabilità finanziaria, come peraltro temuto da molti investitori sui mercati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA