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Il re di Spagna: «Nessun candidato ha i numeri per formare…

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falliti i colloqui con leader partiti

Il re di Spagna: «Nessun candidato ha i numeri per formare governo, voto entro 2 mesi»

Al termine dell'ultimo giro di consultazioni «non esiste un candidato che abbia il sostegno necessario per avere la fiducia in Parlamento». Così con un comunicato, riportato dalla stampa spagnola, re Felipe VI di Spagna ha riferito del fallimento dei colloqui con i leader dei partiti, avviando di fatto il paese verso nuove elezioni. Dopo il voto di dicembre, secondo la legge spagnola i partiti avevano tempo fino al 2 maggio per formare un governo. In caso contrario saranno indette nuove elezioni il 26 giugno.

Dopo due giorni di consultazioni con i leader parlamentari, il re ha convocato il presidente del Congresso Patxi Lopez per informarlo dei risultati.

«Siamo condannati a nuove elezioni»: così il leader dei socialisti spagnoli Pedro Sanchez ha sintetizzato la situazione spagnola dopo il suo ennesimo tentativo di formare un nuovo governo con i numeri usciti dalle elezioni di quattro mesi fa. Sanchez ha fatto sapere a re Felipe VI, che stasera ha concluso l'ultimo giro di consultazioni, che può contare solo sul voto di 131 parlamentari, un numero insufficiente di fronte al «blocco di Rajoy (Pp) e di Iglesias (Podemos)». La situazione, ha detto, «è conseguenza della incapacità e della mancanza di volontà di Iglesias di formare un governo».

Dal canto suo, il premier spagnolo Mariano Rajoy ha accusato i socialisti dopo il fallimento delle trattative per la formazione di un governo di coalizione, guidato dal loro leader Pedro Sanchez. Non è stato possibile formare la coalizione «perché i socialisti non lo hanno voluto», ha detto dopo l'incontro con il re Felipe VI. «Non solo non erano d'accordo, ma non hanno neanche voluto parlarne e questo atteggiamento è da cambiare perché è l'ABC della democrazia», ha detto ai giornalisti.

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