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il forum di pietroburgo

Putin prepara un messaggio per le imprese straniere: «È tempo di tornare in Russia»

Al Forum economico internazionale di San Pietroburgo quest’anno Vladimir Putin intende lanciare un segnale molto chiaro al business occidentale: è tempo di tornare in Russia. Tra i primi ad avere la possibilità di raccoglierlo sarà Matteo Renzi, poiché quest’anno l’Italia sarà “ospite d’onore” e, come ha detto di recente l’ambasciatore d’Italia a Mosca, Cesare Maria Ragaglini, «avremo maggiori responsabilità verso il Forum ma anche una maggiore visibilità». Il presidente del Consiglio guiderà una delegazione di numerose imprese italiane.

Ma tra gli ospiti potrebbe esserci anche Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea invitato a Pietroburgo pochi giorni prima del Consiglio Ue di fine giugno in cui i Paesi Ue decideranno se prorogare ancora, ridurre o abolire le sanzioni volute contro la Federazione Russa a causa della crisi ucraina. Che è tutt’altro che risolta, malgrado non faccia più “titolo” sui giornali. Putin, che di recente ha detto che la Russia dovrà fare i conti con le sanzioni ancora a lungo, avrebbe dunque intenzione di suggerire agli stranieri di “aggirare” l’ostacolo localizzando, spostando direttamente la produzione all’interno del Paese.

È almeno quanto ha riferito al giornale economico Rbk un’autorevole fonte governativa. Secondo cui il presidente russo dirà ai suoi ospiti nella capitale del Nord che malgrado le difficoltà create alla Russia dalle sanzioni, prima o poi il Paese riprenderà a crescere. Mentre il business straniero che dovesse tornare ora riceverà più dividendi in cambio, poiché lo avrà fatto prima di altri. Raccogliendo l’invito racchiuso nella frase che quest’anno farà da titolo al Forum: “Capitalizzare la nuova realtà economica globale”. L’attenzione sarà concentrata sull’esterno.

Per il momento però, precisa il portavoce di Putin Dmitrij Peskov, citato dall’agenzia Tass, non si può ancora parlare di un miglioramento nelle relazioni tra la Russia e una serie di altri Paesi. «Constatiamo piuttosto un momento di turbolenza, di deficit di fiducia reciproca», ha detto. Sottolineando tuttavia che «molte compagnie e imprenditori stranieri non se ne sono andati, malgrado il regime delle sanzioni; non lasciano questo mercato e continuano il loro lavoro». E dunque il messaggio che Putin si prepara a inviare al business straniero da Pietroburgo sarà questo, ha detto ancora il portavoce del presidente: «La Russia è ancora un mercato significativo, un Paese orientato su tutta una serie di grandi progetti mirati a ridurre la dipendenza dal petrolio e a sviluppare innovazione. Bisogna cercare in altri ambiti i motori della crescita», ha concluso Peskov dicendosi sicuro, per questo motivo, «che ci siano ampie possibilità di collaborazione».

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