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Anonymous attacca la Banca di Grecia e minaccia le altre banche centrali

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Anonymous attacca la Banca di Grecia e minaccia le altre banche centrali

Come se non bastasse la difficile partita tra i creditori internazionali e il governo greco sulle riforme di pensioni e tasse in cambio della tranche da 5 miliardi di euro del terzo piano di aiuti da 86 miliardi che verrà discusso lunedì 9 maggio all’eurogruppo straordinario a Bruxelles, è arrivato durante le festività della Pasqua ortodossa e del primo maggio anche il tentato hackeraggio del sito informatico dell’istituto centrale ellenico, che grazie all’Ela, il fondo di emergenza di credito, sta tenendo a galla il sistema finanziario greco in un momento in cui sono ancora in vigore i controlli dei capitali che limitano all’accesso ai conti correnti a 60 euro al giorno.

La Banca centrale della Grecia, guidata dal governatore Yannis Strournaras, è diventato il bersaglio martedì di un attacco informatico ad opera di attivisti hacker del gruppo Anonymous, attacco che ha interrotto ieri, giornata festiva di recupero del primo maggio dopo i quattro giorni di vancanza per le celebrazioni religiose della Pasqua ortodossa, per pochi minuti il servizio del sito web senza colpire le transazioni finanziarie. Lo ha reso noto mercoledì al Sole 24 ore un funzionario interno della Banca di Grecia.
«L'attacco è durato per alcuni minuti ed è stato affrontato con successo da sistemi di sicurezza della banca. L'unica cosa che è stata colpita dall’attacco è stato il nostro sito web», ha detto il funzionario, rifiutando però di essere identificato.
Anonymous ha avuto origine nel 2003, adottando la maschera di Guy Fawkes come simbolo per l'hackeraggio on-line. La maschera è una rappresentazione stilizzata di un sorriso sovradimensionato, guance rosse e baffi all'insù ad entrambe le estremità.
«L’Olimpo cadrà. Pochi giorni fa abbiamo annunciato il rilancio della operazione Icaro. Oggi abbiamo continuamente attaccato il sito della Banca di Grecia», ha fatto sapere il gruppo in un video su YouTube.

«Questo segna l'inizio di una campagna di 30 giorni contro i siti delle banche centrali in tutto il mondo». Le banche centrali oltre ad affrontare con politiche monetarie non ortodosse la deflazione, la persistente crescita debole con mancanza di investimenti e i postumi della Grande recessione ora devono anche preoccuparsi degli attacchi di Anonymous.

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