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Scontro tra poteri

Brasile, sospeso il presidente della Camera Cunha. Rousseff: «Sono innocente»

Eduardo Cunha (Afp)
Eduardo Cunha (Afp)

Si avvicina l'avvio dell'Olimpiadi di Rio de Janeiro e si allontana la soluzione della crisi politico-istituzionale. Il Brasile, due settimane dopo il “sì” della Camera all'impeachment di Dilma Rousseff , rimane impigliato in una ridda di accuse e controaccuse che costringe il Paese a un'impasse pericolosa.

«Una vittima innocente». Rousseff si è definita così in una intervista alla Bbc. La presidente è accusata di frode, falso e abuso di ufficio per aver nascosto il deficit di bilancio. Per questo la Camera ha votato il “sì” all' impeachment.

Il Senato si pronuncerà l'11 maggio sul procedimento di impeachment. In caso affermativo, la presidente avrà 180 giorni di tempo per costruire la sua difesa.

«Sì, io credo di essere una vittima. E, naturalmente, sì sono innocente» si difende Rousseff. E aggiunge: «Il processo di impeachment in atto è illegittimo e illegale» in quanto « basato su una menzogna; si tratta di un'elezione indiretta sotto forma di un processo di impeachment». Il riferimento è alla nomina del suo attuale vice e avversario politico Michel Temer (che appartiene al partito socialista Pmdb che, nel caso in cui il processo per destituirla andasse in porto, la sostituirebbe nel suo incarico. «Quello che faremo è resistere, resistere e resistere e lottare ulteriormente per essere sicuri di uscire vincitori sul merito e di poter riprendere le funzioni», ha assicurato Rousseff.

A pochi giorni dal voto del Senato il quadro si complica anche perché il giudice del Supremo tribunale federale (Stf) brasiliano, Teori Zavascki, ha deciso di rimuovere il presidente della Camera, Eduardo Cunha, dal mandato di deputato federale e di conseguenza dal vertice della Camera su richiesta del procuratore generale. La rimozione di Cunha, coinvolto nell'inchiesta sui fondi neri Petrobras che da mesi scuote i palazzi del potere in Brasile, è provvisoria. Cunha è uno dei principali avversari politici di Rousseff.

Gli inquirenti dell'operazione Lava Jato sono infatti convinti che il politico abbia preso parte attiva nello schema di corruzione scoperto all'interno del colosso statale del petrolio, avendo tra l'altro ricevuto una tangente da 5 milioni di dollari. Zavascki ha poi osservato che un'eventuale permanenza di Cunha al comando della Camera rappresenterebbe un “rischio per le indagini penali”.

L'incertezza politica che ingessa le scelte di politica economica del Paese, imbrigliato in una grave recessione, appare surreale a tre mesi dall'inizio delle Olimpiadi di Rio. Impianti, stadi e strutture sportive sono pronti ma è la città ancora impreparata. I lavori della linea 4 metropolitana sono ancora in corso, così come la depurazione delle acque della baia in cui si svolgeranno le gare di nuoto e le competizioni acquatiche.
Infine l'allarme Zika, la zanzara che può trasmettere un virus che provoca microcefalia. Venne scoperto un anno fa, il 7 maggio del 2015 e , secondo l'Oms, oggi vi sono 55 Paesi che sono stati colpiti dall'epidemia: Africa, Asia e America del Sud. Il Brasile non sarà sconfitta da una zanzara>, ha dichiarato Rousseff. Più che una certezza pare un auspicio.

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