
Sale, come ogni estate, la tensione sociale in Grecia. Il ministro greco dell’Economia, Euclide Tsakalotos si è rivolto ai suoi partner dell’area euro invitandoli ad approvare, all’Eurogruppo straordinario di domani, le riforme varate da Atene. «La Grecia - scrive il ministro in una lettera ai suoi colleghi dell’Eurozona - ha bisogno di una dichiarazione chiara sulle riforme in corso e su quelle che saranno prese e a cui il paese aderisce per ritrovare la fiducia degli investitori e la strada della ripresa». Atene necessita della tranche di 5 miliardi con cui pagare il 20 luglio i bond in scadenza della Bce per 2,2 miliardi di euro.
All’eurogruppo i 19 ministri delle Finanze dovranno esprimersi sulle riforme della Grecia. Dopo mesi di discussione le riforme messe sul piatto non hanno ancora pienamente soddisfatto la troika, anche a causa delle divergenze esistenti tra i rappresentati di Bruxelles e quelli del Fmi. Venerdì scorso è uscita una lettera di Christine Lagarde, in cui il numero uno del Fmi preme sull’Ue per riaprire una discussione sul debito greco (e avviare una possibile revisione al ribasso dell’obiettivo del surplus di bilancio primario, che è pari al 3,5% del Pil per il 2018 e che il Fmi considera «controproducente»).
Inoltre il Fmi minaccia di non partecipare al terzo programma di salvataggio della Grecia da 86 miliardi se la discussione sul debito non verrà avviata domani.
È giunto il momento di ridurre il debito greco: cinque alternative a disposizione di Atene
I creditori hanno chiesto ad Atene misure di austerità aggiuntive per 3,5 miliardi di euro da far scattare se non si raggiungono gli obiettivi e Tsakalotos ha notato che «un simile pacchetto di misure non potrà essere approvato né dal governo attuale, né da un altro governo democratico». Il ministro greco ha ricordato che Atene ha già accettato di prendere misure per 5,4 miliardi di euro e che il Parlamento oggi voterà la riforma delle pensioni per stabilizzare il sistema previdenziale e nuove misure fiscali nel secondo giorno del quarto sciopero generale da inizio anno che ha bloccato il settore dell’informazione, dei trasporti pubblici e dei traghetti verso le isole (bloccando alcuni turisti). Atene deve approvare oggi un piano di austerità da 3,6 miliardi su pensioni e aumento delle imposte dirette e un altro taglio da 1,8 miliardi di euro successivamente aumentano le imposte indirette. È prevista una pensione minima con 20 anni di contributi a 384 euro mensili, un forte aumento dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi, avvocati e medici in particolare. Inoltre verrà ridotta la soglia di esenzione fiscale aumentando la pressione sulla classe media e i redditi più alti. Il governo Syriza guidato da Alexis Tsipras ha una maggioranza risicata di 153 voti su 300 seggi.
Una apertura verso le richieste del Fmi è giunta dal vice cancelliere tedesco e socialdemocratico, Sigmar Gabriel, che ha esortato i ministri delle finanze dell’eurozona ad avviare i colloqui sulla riduzione del debito greco, affermando che non ha senso «schiacciare i germogli di ripresa economica con altre misure di austerità».