Mondo

Il traffico di clandestini «al miglior prezzo»

  • Abbonati
  • Accedi
Europa

Il traffico di clandestini «al miglior prezzo»

roma

«Io conosco persone che mi hanno detto che sia dalla Turchia che dall’Afghanistan, una volta che loro daranno l’ok, noi possiamo portare avanti le persone». Il traffico dell’immigrazione clandestina era gestito direttamente in Puglia.

L’afghano Gulistan Ahmadzai, 29 anni, uno dei destinatari del provvedimento di fermo emesso dalla procura della Repubblica di Bari, organizzava i viaggi dal Medio Oriente in Italia di clandestini. Nelle intercettazioni assicura che i suoi «prezzi» sono i migliori. «Se una persona prende 4mila» da ciascun clandestino per ogni viaggio, «io prendo 3mila 700, se un’altra ne prende 3mila 500 io prendo 3mila 300». Gli investigatori ritengono che in «concorso con altre persone, al fine di trarne profitto, compiva atti diretti a procurare l’ingresso nel territorio italiano ed altri Stati europei (...) in violazione alle vigenti disposizioni di legge in materia di immigrazione di un numero imprecisato, ma superiore a cinque, di cittadini extracomunitari di nazionalità afghana e pakistana, organizzando e agevolando a scopo di lucro, il trasporto degli stessi a bordo di autovetture e/o imbarcazioni, dalla Turchia in Italia tramite Grecia per il corrispettivo di rilevanti somme di denaro e falsificando i documenti di identità».

Con un interlocutore non individuato, discute di portare in Italia alcuni iraniani. «Vogliono andare attraverso il mare in Grecia» è la richiesta. «In Grecia? - risponde Gulistan - la via della Grecia è bloccata non lo sa, tramite la Bulgaria è meglio». Poi i due discutono dei viaggi di Gulistan per l’Europa. «Sei stato in Belgio o sei ancora a Calais (Francia del Nord, ndr)?». «No - risponde l’afghano - domani vado in Belgio». L’interlocutore ritiene che dopo gli attentati «la situazione in Belgio non è buona e tu vai lì senza documenti? (...) Non è che ti arrestano?». «Dio è misericordioso - dice Gulistan, aggiungendo che - in Belgio la situazione è molto controllata. Ho chiesto una macchina dall’Ungheria (...) io vado pure in giro senza documenti (...) ma tanto se ti fermano e lo dici forse ti prendono le impronte digitali ed è finito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA