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Subito il ricambio a Bruxelles, scelto Massari

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Europa

Subito il ricambio a Bruxelles, scelto Massari

  • –Carmine Fotina

ROMA

Carlo Calenda è il nuovo ministro dello Sviluppo economico. Ieri ha giurato al Quirinale davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e alla presenza del premier Matteo Renzi. Poi il primo consiglio dei ministri, un debutto ufficiale in attesa di entrare nel vivo dei dossier da portare avanti per l’industria.

Calenda sarà oggi a Bruxelles per preparare gli ultimi documenti in vista del passaggio di consegne al prossimo rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea, che come annunciato ieri da Renzi sarà Maurizio Massari, attuale ambasciatore italiano al Cairo (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Renzi ha fatto riferimento anche al delicato caso Regeni. «Allo stesso tempo - ha detto - per evitare che la sede del Cairo rimanga anche simbolicamente senza ambasciatore, considerando la situazione particolare - anche se oggi registriamo le dichiarazioni del procuratore capo Pignatone, a cui siamo totalmente affidati per le indagini - per evitare anche un solo giorno di mancanza di ambasciatore abbiamo individuato in Giampaolo Cantini, grande esperto di Nord-Africa, nuovo ambasciatore in Egitto». Le nomine in Cdm sono state completate con il passaggio a Maria Elena Boschi della delega alle Pari opportunità e della presidenza della commissione per le adozioni internazionali.

Quanto a Calenda, proprio a Bruxelles avrà venerdì un primo appuntamento di valore strategico, il Consiglio Affari esteri con all’ordine del giorno i negoziati con gli Stati Uniti sul partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip) e la crisi dell’industria siderurgica con l’inevitabile corollario della discussione sulla concessione alla Cina dello status di economia di mercato. Al «no» netto e rigoroso al riconoscimento della Cina come economia di mercato si affianca il sostegno al trattato Ttip, seppure con la convinzione che per andare avanti gli Stati Uniti dovranno fare maggiori concessioni e abbassare le loro pretese.

Calenda, che ha voluto ringraziare la squadra della Rappresentanza italiana a Bruxelles, già ieri ha debuttato nel grande palazzo di via Veneto in qualità di ministro. Qualche firma urgente per dare continuità formale ad alcuni atti, primissimi incontri con i responsabili delle strutture, per altro già conosciuti durante l’esperienza di viceministro. È possibile che Calenda decida di apportare qualche cambiamento nel gabinetto ma bisognerà attendere qualche giorno per avere elementi certi. Tra gli ultimissimi innesti, precedente comunque la nomina del nuovo ministro, quello di un pm nell’ufficio legislativo: Antonia Giammaria, sostituto procuratore presso la procura generale della Corte d’Appello di Roma.

Il neoministro è atteso da una lunga serie di decisioni per rivitalizzare il ministero, con dossier che includono il piano Industria 4.0, la riorganizzazione degli incentivi, norme per attrarre investitori esteri, la conclusione della cessione Ilva, la legge concorrenza il cui esame riprende oggi in commissione Industria al Senato dopo un lungo stop. A breve dovrebbe inoltre essere formalizzata la nomina del nuovo presidente dell’Ice, Marco Simoni, che subentrerà a Riccardo Monti.

«La mia attenzione prioritaria sarà capire se i processi che ci sono e le persone che ci sono stanno dando risultati - ha detto Calenda in conferenza stampa al termine del suo primo consiglio dei ministri -. Non vogliamo sprechi di risorse. Punterò poi sulla internazionalizzazione delle aziende e l’industria 4.0, partita fondamentale per il nostro manifatturiero. Sarà una gestione del ministero il più possibile di squadra, perché si tratta di un dicastero complesso che va guidato con spirito di squadra e con una panchina lunga».

Nel contempo Calenda presidierà con costanza Bruxelles sui temi di diretta competenza, come forse non accaduto in passato con altri ministri. «Parteciperò a tutti i Consigli Ue» ha già detto, chiarendo che la presenza all’appuntamento di venerdì sul commercio estero sarà solo la prima di una lunga serie.

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