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Le Langhe di Tullio Pericoli debuttano a Tokyo

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PIANETA GIAPPONE

Le Langhe di Tullio Pericoli debuttano a Tokyo

TOKYO – I paesaggi delle Langhe interpretati da Tullio Pericoli sono per la prima volta assoluta in esposizione a Tokyo, in attesa di approdare al pubblico italiano in una mostra l'anno prossimo, probabilmente ad Alba.

Fino al 5 giugno, all'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, “Langhe-Frammenti di Paesaggio” illustra una parte della produzione artistica di Pericoli meno nota rispetto ai ritratti o alle strisce satiriche per le quali e' famoso fin dagli anni ‘70.
“L'idea di questa esposizione e' nata circa 4 anni fa, quando ho notato l'ammirazione dei visitatori giapponesi per i ritratti di Pericoli che avevamo esposto in una mostra dedicata a Tabucchi – afferma Giorgio Amitrano, direttore dell'IIC – Nella stessa occasione avevo letto un testo in cui Tabucchi affermava che c'e' nelle opere di Pericoli, in particolare quelle pittoriche, qualcosa di giapponese, e paragonava il suo sguardo sul paesaggio a quello di Ozu Yasujiro.”

L'antefatto a monte e' un altro. “Un giorno e‘ venuto nel mio studio il produttore di vini Angelo Gaja e mi ha fatto una richiesta seducente. Mi ha detto: desidererei che il nostro paesaggio ti ispirasse. – rivela Tullio Pericoli - Non mi ha chiesto direttamente di fare dei quadri, non mi ha commissionato niente di preciso. Quale suggerimento migliore per un pittore? Ho accettato l'invito e sono andato piu' volte. Il paesaggio mi ha molto attratto. E' costruito dall'uomo, dai viticultori, ma il tocco umano l'ha arricchito e ingentilito. Non e' stato un intervento che distrugge. Questo lavoro e' andato avanti per qualche anno e ci sto ancora lavorando”.

Le Langhe di Tullio Pericoli a Tokyo

“Nella mia vita mi sono molto dedicato al ritratto - continua - Ho cercato di guardare il paesaggio allo stesso modo, cercando di capire cosa ci fosse dietro il primo velo che vediamo immediatamente”. “I ritratti sono piu' noti perche' escono sui giornali, a differenza dei paesaggi – osserva ancora - Mi piace ogni tanto pensare di essere ‘uno dei piu' noti pittori sconosciuti': sono conosciuto per i disegni, meno per la pittura. Che e‘ un mestiere piu' segreto, che si fa in studio. E poi io non ho rapporti molto stretti con il mercato”.

Il giorno dell'arrivo a Tokyo (per lui, una prima volta), Pericoli, allestendo la mostra, ha notato la presenza di alcune bacheche vuote. Così' e' andato in una cartoleria e ha comprato carte, pastelli e carboncini, disegnando fino a notte fonda. Vari disegni last minute hanno quindi potuto essere esposti nelle bacheche, accanto ai dipinti per lo piu' a olio, anche se alcuni presentano una commistione tecnica tra inchiostro di china e olio. Paesaggi che dando una curiosa doppia sensazione: quella di una visione da lontano, come da un aereo, e al tempo stesso di una osservazione da vicino, di dettaglio.

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