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la partita europea

Ecco la lettera Ue all’Italia: sì alla flessibilità da 13,5 miliardi in cambio di impegni sul 2017

  • –dal nostro corrispondente

BRUXELLES – Confermando le voci degli ultimi giorni, la Commissione europea ha inviato ieri sera al ministero dell'Economia a Roma una attesa lettera in cui delinea un possibile compromesso sulla valutazione dei conti pubblici italiani. In buona sostanza, l'esecutivo comunitario si dice pronto a concedere la flessibilità di bilancio chiesta dal Governo Renzi nella Finanziaria 2016 (in tutto lo 0,85% del PIL), in cambio però di chiari e credibili impegni sul fronte delle finanze statali nel 2017.

La lettera conferma che il vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis e il commissario agli affari monetari Pierre Moscovici sono pronti a concedere flessibilità: lo 0,50% del PIL per quanto riguarda le riforme economiche, dello 0,25% in relazione agli investimenti infrastrutturali, dello 0,04% per i costi legati alla gestione della crisi rifugiati e dello 0,06% per i costi dovuti all'emergenza sicurezza.

Nella missiva, i due uomini politici prendono atto delle difficoltà italiane a ridurre il debito pubblico (sempre superiore al 130% del PIL), tenuto conto della congiuntura deflazionistica e sono pronti «a tenerne conto» nella loro valutazione dei conti italiani. Tuttavia, in cambio della concessione della flessibilità e alla luce dell'elevato debito italiano, la Commissione europea vuole da parte dell'Italia un impegno «chiaro e credibile» per quanto riguarda il 2017.

La presa di posizione è dettata – oltre che dal debito che secondo Bruxelles non scenderà tra il 2015 e il 2016 – anche da un deficit 2017 che mentre per l'Italia sarà all'1,8% del PIL, l'esecutivo comunitario si aspetta l'anno prossimo all'1,9% del PIL. Nel contempo, la Commissione vuole anche rassicurazioni sull'aggiustamento strutturale del 2017. In questo senso, Bruxelles avverte che il previsto aumento dell'IVA non potrà essere cancellato senza misure compensative.

“La Commissione vuole da parte dell’Italia un impegno chiaro e credibile per il 2017”

Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici 

L'obiettivo della Commissione è di evitare nei conti pubblici italiani del 2017 una significativa deviazione rispetto all'obiettivo di pareggio. La lettera arrivata ieri a Roma è il frutto di un intenso lavoro diplomatico, pur di trovare un compromesso tra la necessità di rispettare le regole di bilancio e l'importanza di sostenere l'economia. Salvo sorprese, Bruxelles pubblicherà domani il suo giudizio sui conti italiani, così come le annuali raccomandazioni-paese.

«Sono fiducioso che una deviazione significativa sarà evitata»: così il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan nella lettera con cui risponde alla missiva della Ue. Padoan ribadisce «l'impegno, compreso lo sforzo pianificato, preso dal Governo italiano nel recente programma di stabilità che si rifletterà nella legge di stabilità, per rispettare sostanzialmente le regole di bilancio 2017».

«L'Europa - ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Bari- in queste ore ci riconosce un ulteriore elemento di flessibilità. È ancora meno di quello che avrei voluto ma è un fatto importante, un riconoscimento all'intero Paese. Abbiamo ottenuto un accordo significativo, importante. Non è la soluzione di tutti i mali ma afferma un principio: sulla flessibilità l'Europa c'è».

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