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La Cina licenzierà i manager inefficienti delle aziende dell'acciaio

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La Cina licenzierà i manager inefficienti delle aziende dell'acciaio

PECHINO - Le Borse cinesi incassano una giornata positiva dopo due consecutive col segno meno alla notizia che il Governo di Pechino chiede alle aziende statali dell’acciaio di impugnare la scure tagliando posti di lavoro dei manager inefficienti nel ridurre l'overcapacity di cui la Cina soffre endemicamente. Acciaio e carbone devono tagliare la capacità del 10% entro il 2017 e accelerare il consolidamento tra giganti del settore.

In tre anni le aziende statali dovranno ridurre i livelli manageriali da 5-9 a 3-4. In Cina ben 112 giganti dipendono dal Governo centrale, migliaia di aziende statali da quelli locali. Una foresta difficile da disboscare in pochi anni, anche se la Cina è perfettamente cosciente del fatto che la produttività non è per niente garantita, allo stato dell'arte.

L'agenzia statale Xinhua ha confermato che per il Governo bisognerà tagliare del 20% gli organici dei manager il che dovrebbe portare a un taglio di costi pari a 100 miliardi di yuan, in pratica 15,28 miliardi di dollari entro la fine del 2017.
Assunzioni e compensazioni delle aziende statali dovranno essere tarate sull'economia di mercato e le società dovranno concentrarsi sul consolidamento delle operazioni, le spese saranno strettamente sotto controllo.
I licenziati potranno avere incentivi per mettere in piedi loro imprese.

Lo Shanghai Composite Index di conseguenza ha guadagnato lo 0,3% mentre tutte le società dell'acciaio hanno riportato guadagni. A Hong Kong, l'Hang Seng Index è sceso sotto il peso delle aziende dell'immobiliare zavorrate dai debiti lievitati anche a causa del rafforzamento del dollaro.

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