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Catastrofe EgyptAir: per Al-Sisi «Tutte le cause sono…

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anche un sottomarino alla ricerca delle scatole nere

Catastrofe EgyptAir: per Al-Sisi «Tutte le cause sono possibili»

«Tutte le ipotesi sono possibili» e nessuna è privilegiata per spiegare lo schianto del volo EgyptAir Parigi-Il Cairo: lo ha detto il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, in un discorso trasmesso in diretta televisiva.
Il giorno stesso della catastrofe il ministro dell'aviazione civile egiziana aveva evocato la tesi dell'attentato, ma l'assenza di una rivendicazione e l'emissione di allerta automatici che segnalavano fumo a bordo e una defaillance del sistema di comandi di volo hanno rafforzato nelle ultime ore l'ipotesi dell'avaria.

Nel frattempo, secondo il parere di un pilota di una delle principali compagnie aeree europee, esperto di A320, che ha chiesto di mantenere l'anonimato e che viene riportato dal giornale britannico Telegraph, i dati degli ultimi istanti di volo dell'A320 dell'EgyptAir suggeriscono che a bordo dell'aereo si sia verificata un'«esplosione interna» che ha squarciato il lato destro del velivolo. «Sembra che i finestrini anteriori e posteriori destri siano esplosi, molto probabilmente dall'interno verso l'esterno», ha detto il pilota basandosi sui dati forniti dal sistema Acars dell'aereo, che invia brevi segnali a terra sul funzionamento del velivolo. In attesa del ritrovamento delle scatole nere dell'A320 dell'EgyptAir, i dati del sistema Acars offrono le migliori indicazioni di quanto è accaduto a bordo. Gli investigatori che stanno indagando sulle cause che hanno portato il volo MS804 a inabissarsi nel Mediterraneo, senza scartare l'ipotesi di un guasto tecnico o quella dell'attentato terroristico, stanno esaminando una serie di segnali che indicano del fumo in cabina, prima della scomparsa dai radar dell'aereo. Tre diversi allarmi indicano dei problemi ai finestrini sul lato destro del copilota, suggerendo che possano essere esplosi verso l'esterno a causa di un ordigno a bordo. Questo, afferma il pilota interpellato dal Telegraph, non significa che l'esplosione sia avvenuta nella cabina di pilotaggio, ma indica che il lato destro dell'aereo ha riportato danni maggiori rispetto a quello sinistro. Quanto al fumo, il pilota ritiene che possa trattarsi non della conseguenza di un incendio, ma della condensa che ha riempito l'abitacolo dopo la perdita di pressione provocata dall'esplosione.

L’Egitto intanto sta facendo partecipare alle ricerche nel tratto di mare dove sono stati trovati i primi resti del volo, che si spera possano portare anche al ritrovamento delle scatole nere, anche un sottomarino. Lo ha annunciato il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. Il sommergibile, che appartiene alla flotta del ministero del petrolio egiziano, ha la capacità di operare ad una profondità di 3.000 metri (9842 piedi) sotto la superficie.

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