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Frena la crescita dell’Indonesia

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SUD-EST ASIATICO

Frena la crescita dell’Indonesia

Il presidente indonesiano, Joko Widodo (Epa)
Il presidente indonesiano, Joko Widodo (Epa)

Banca centrale e Governo indonesiano ridimensionano le stime di crescita del Pil. L’istituto monetario ha abbassato le previsioni per il 2016, portandole dal 5,2-5,6% al 5-5,4%. Il governatore Agus Martowardojo ha spiegato che alla base del peggioramento dello scenario ci sono la frenata della domanda globale, le basse quotazioni delle materie prime e il deludente andamento del Pil indonesiano nel primo trimestre del 2016, con la crescita economica ferma al 4,9% su base annua.

LA CRESCITA
Pil dell'Indonesia, variazione percentuale annua, dati trimestrali. (Fonte: Ministero delle Finanze indonesiano)

I consumi delle famiglie, che rappresentano il 58% della crescita economica del Paese, sono rimasti sotto tono nei primi tre mesi dell’anno, come pure gli investimenti del settore privato. Nel meeting del 18-19 maggio, la Banca centrale ha deciso di confermare al 6,75% il tasso di riferimento.

I fondamentali macroeconmici sono comunque stabili, secondo l’analisi dell’istituto, con l’inflazione in frenata al 3,6% ad aprile e il deficit delle partite correnti al 2,1% del Pil nel primo trimestre.

Da parte sua, il Governo ha invece abbassato le previsioni di crescita per il 2017, portandole in una forchetta compresa tra il 5,3-5,9%, dal 5,5-5,9% precedentemente stimato. Il ministro delle Finanze, Bambang Brodjonegoro, scommette quindi su un’accelerazione rispetto al 2015, che si è chiuso con una crescita del 4,8%, la più bassa dal 2009. Per l’anno in corso Brodjonegoro resta convinto che il target del 5,3% sia raggiungibile.

Per sostenere l’economia, il Governo concentrerà la spesa pubblica su infrastrutture e trasporti, riforma della burocrazia, assistenza sociale e decentralizzazione fiscale.

Per realizzare i piani di sviluppo infrastrutturale messi in campo per il periodo 2015-2019 servono 450 miliardi di dollari. Lo Stato può erogarne 230, il resto dovrà arivare dal settore privato (per il 30%) e da società controllate dallo Stato (20%). Resta però da vedere se davvero il settore privato vorrà o potrà sborsare 141 miliardi di dollari.

Nei progetti del Governo c’è la realizzazione di 35mila megawatt di capacità di generazione elettrica, mille chilometri di strade a pedaggio, 3.258 chilometri di ferrovie, 15 aeroporti e 24 porti.

Nel primo trimestre del 2016, gli investimenti (esteri e domestici) in Indonesia hanno raggiunto quota 11 miliardi di dollari, ma gran parte delle risorse sono finite nel settore della carta e della chimica e non in opere infrastrutturali.

(Vedi il Rapporto Paese Indonesia)

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