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Si rovescia un barcone, 5 morti e 562 salvati

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Europa

Si rovescia un barcone, 5 morti e 562 salvati

Il picco di sbarchi che si temeva è arrivato. E il Mediterraneo senza pace ha dovuto fronteggiare la tragedia di un altro barcone che si è rovesciato al largo delle coste libiche: il bilancio è di 562 persone salvate dalle navi della Marina Militare e cinque morti accertati, ma altri potrebbero essere rimasti intrappolati nella stiva. Il premier Matteo Renzi, in viaggio verso il G7 in Giappone, assicura: l’Italia aprirà il dibattito sull’immigrazione perché ci sia posto, «al tavolo dei potenti, per gli occhi dei bambini di Idomeni», che Atene sta sgomberando. E si fa precedere da un annuncio che parla da sé: l’anno prossimo il G7 si terrà in Sicilia. In pole Taormina o addirittura Lampedusa dove il 3 giugno è atteso il capo dello Stato Sergio Mattarella. Un messaggio chiaro, quello di Renzi, che punta il dito contro la «demagogia» e «la violenza verbale nei confronti dei profughi». Controproponendo un’altra via: «Non giocare a chi grida più forte, alimentando le tensioni, ma proporre idee concrete». Come il Migration Compact per l’Africa.

L’allusione è a chi innalza muri o semina paure, dimenticando - ricorda il premier - che «i killer che hanno sconvolto Parigi e Bruxelles sono cresciuti a qualche chilometro di distanza dal quartier generale della Nato o dell’Unione europea, non dalle coste del Mediterraneo».

Ma i toni, anche all’interno, restano aspri. «Altro naufragio nel Mar Mediterraneo, altri morti, altro sangue sulla coscienza sporca dei buonisti alla Renzi», commenta il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Se la prende con il Governo e «di quanti sciaguratamente incoraggiano l’attività degli scafisti anche il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Forza Italia).

Polemiche amare quando il mare diventa un cimitero. La chiusura della rotta balcanica e l’avvicinarsi dell’estate sono un mix maledetto: negli ultimi tre giorni sono stati 6mila i migranti soccorsi in quasi quaranta operazioni avviate da Guardia costiera, Marina, mezzi della missione Eunavfor Med, mercantili e rimorchiatori in servizio presso le piattaforme libiche. Sempre di più i minori soli: a Lampedusa, tra i 134 migranti sbarcati ieri c’era una piccola nigeriana di nove mesi. La mamma, secondo i racconti degli altri che erano a bordo, sarebbe morta ustionata dalla benzina durante il viaggio. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha chiarito la rotta intervenendo alla celebrazione del 164° anniversario della polizia di Stato: «Prima si salvano le vite, poi si chiede a chi si è salvato se è un profugo o un migrante irregolare. Mai una richiesta di soccorso verrà ignorata».

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