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Perù, Kuzcynski è il presidente. Sconfitta di poco Keiko…

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Perù, Kuzcynski è il presidente. Sconfitta di poco Keiko Fujimori

  • –di Roberto Da Rin

Pedro Pablo Kuczynski ha vinto le elezioni presidenziali del Perù. È questo l'esito dello spoglio, che si è concluso con l'annuncio dato ieri sera dalle autorità elettorali di Lima.

Una vittoria risicatissima. Ne esce un Paese spaccato in due tra fujimoristi e antifujimoristi. I programmi elettorali – secondo Marco Sifuentes , analista politico di Lima – sono identici.

L’ALTALENA DEL PIL PERUVIANO
Variazioni percentuali annue.

Nel ballottaggio Kuczynski ha ottenuto il 50,12% dei voti, contro il 49,88% di Fujimori, figlia di Alberto Fujimori, condannato e imprigionato per crimini contro l'umanità. Su 31 milioni di abitanti, i due concorrenti sono separati da poche migliaia di voti. Alcuni dei quali sono contestati; ed è per questo che Keiko Fujimori non ha ancora accettato il risultato.

Il ricorso della presidente riguarda lo 0,2 per cento dei voti.
La vittoria di Kuczynski, ex banchiere 77enne di Wall Street, è tuttavia sub judice a causa di una serie di ricorsi presentati dalla sua rivale di destra, Keiko Fujimori, che non ha ancora ammesso la sconfitta.
«Bisogna lavorare molto. Non è ancora neanche ufficiale, ci siamo vicini», ha dichiarato il Kuczynski, il presidente in pectore, che è conosciuto nel suo paese anche con le sue iniziali. «Grazie al Perù! È tempo di lavorare tutti assieme per il futuro nel nostro paese», ha scritto sul suo profilo Twitter.

Riconciliazione nazionale, ripresa economica e lotta alla povertà sono i temi su cui Kuczynski ha lavorato con maggiore intensità durante la campagna elettorale.
Kuczynski sostituirà Hollanta Humala, il presidente uscente travolto da una serie di scandali che hanno investito la moglie Nadine Heredia.
Il Perù, dal 2002 al 2008, ha registrato tassi di crescita molto sostenuti, brillando anche per una straordinaria capacità di attrazione degli investimenti internazionali. Poi, dal 2010 in avanti, ha inanellato performance di crescita ben più deludenti.

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