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Mix di negligenze dietro le violenze di Marsiglia

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L'Analisi|A EURO 2016

Mix di negligenze dietro le violenze di Marsiglia

Ma come, non ci avevano detto che il fenomeno degli hooligans apparteneva ormai al passato? Che dopo gli anni delle follie e delle sanzioni, che hanno tenuto la nazionale inglese lontana dalle competizioni internazionali, le misure adottate dalle autorità inglesi avevano risolto il problema? Non è quello che sembra di capire guardando le scene di guerriglia urbana al Vecchio Porto di Marsiglia. Con centinaia di pazzi scatenati e ubriachi che si affrontano a calci, pugni e bottigliate, sedie che volano, bastoni e spranghe, in mezzo al fumo dei lacrimogeni lanciati da poliziotti che caricano cercando disperatamente di riportare l'ordine.

Gli esperti ribadiscono che l’hooliganismo era un'altra cosa, un fenomeno di massa che effettivamente ora non c'è più. Spiegano che adesso c'è “soltanto” un problema di ordine pubblico che riguarda alcune centinaia di esaltati che non hanno nulla a che fare con il calcio, mentre migliaia di tifosi veri (circa 25mila inglesi e 12mila russi) sono andati tranquillamente allo stadio (e molti altri alla “fan zone”), serenamente e in pace. Stadio e “fan zone” dove peraltro in serata la tensione era rapidamente salita.

Comunque sia, gli scontri di Marsiglia ci sono stati e impongono una serie di domande alle quali bisognerà che qualcuno dia una risposta.

La prima riguarda il fatto che queste persone ad alto rischio siano riuscite a eludere i controlli delle autorità inglesi sui tifosi violenti (cui dovrebbe essere impedito di uscire dall'Inghilterra in coincidenza con le partite della Nazionale), a partire e arrivare dove non avrebbero dovuto.

La seconda chiama in causa le autorità francesi. Inghilterra-Russia è una delle cinque partite degli Europei classificata a elevatissimo pericolo di incidenti. Possibile che nel quartiere del Vecchio Porto, tra banchine e vicoli dove è facile rifugiarsi, siano stati schierati solo 250 poliziotti? A maggior ragione dopo le risse che già ci sono state nella notte tra giovedì e venerdì e i tafferugli con la polizia di venerdì pomeriggio. E ben sapendo che la situazione si sarebbe aggravata con l'arrivi in città dei supporter russi. Che se c'è da menare le mani certo non si tirano indietro.

La terza domanda concerne l'orario. Non pare francamente una decisione molto saggia quella di fissare l'incontro alle 21. Perché gli hooligans passano la giornata a bere, a sera sono completamente ubriachi e la partita si conclude nel buio, quando i controlli e gli interventi della polizia sono ancora più difficili.
Infine la scelta della città.

Nessuno ha dimenticato gli eventi pazzeschi del 1998, quando proprio a Marsiglia – tra le spiagge del Prado, dov'erano installati i maxischermi, e la zona del Vecchio Porto – dopo la partita dei Mondiali tra Inghilterra e Tunisia per due giorni si sono affrontati hooligans inglesi, tifosi tunisini e giovani marsigliesi di origine maghrebina (soprattutto marocchini e algerini, che a Marsiglia sono tanti) scesi in strada a dar manforte ai tunisini. Bilancio finale decine di feriti e di arresti.

L'impressione è insomma che si sia fatto davvero poco per evitare che Marsiglia si trasformasse ancora una volta in una polveriera.

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