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Tokyo come Roma: si dimette il governatore per le spese allegre

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Tokyo come Roma: si dimette il governatore per le spese allegre

Yoichi Masuzoe  (Afp)
Yoichi Masuzoe (Afp)

TOKYO - Roma come Tokyo, Masuzoe come Marino. Il governatore di Tokyo Yoichi Masuzoe , 67 anni, ha presentato oggi le proprie dimissioni in seguito a uno scandalo di uso improprio di fondi per spese private, dopo essere stato scaricato da gran parte del suo partito (il liberal-democratico, quello di governo) di cui era stato la bandiera nelle elezioni del febbraio 2014.

Le dimissioni sono state presentate poco prima della messa ai voti di una azione di sfiducia che sarebbe passata. L'accoglimento delle dimissioni dovrebbe avvenire martedì' prossimo e gia' si stanno predisponendo i preparativi per nuove elezioni per il governatorato metropolitano il 31 luglio o il 7 agosto prossimi.

Invano il governatore aveva cercato di farsi concedere una “moratoria” almeno fino ad agosto, ossia fino a dopo le Olimpiadi di Rio de Janeiro, ottenendo un rifiuto dal partito, preoccupato per l'immagine in vista delle cruciali elezioni per la Camera Alta. La sua dipartita rischia di complicare la fase di preparazione per le Olimpiadi di Tokyo 2020, gia' incappata in alcuni infortuni (dal ridimensionamento del nuovo stadio alla vicenda del logo copiato).

Masuzoe era finito sotto tiro sia per i costi molti alti dei suoi nove viaggi all'estero sia per l'utilizzo di fondi politici per scopi sostanzialmente privati, che una indagine richiesta dallo stesso governatore ha definito inappropriato anche se non illecito. Sull'utilizzo di auto di servizio per recarsi alla sua casa di vacanza, Masuzoe si era giustificato dicendo che riposo e relax erano necessari per il suo lavoro.

Masuzoe era succeduto a Naoki Inose, che si era dovuto dimettere nel dicembre 2013 dopo la scoperta di una donazione “inappropriata” in suo favore da parte di una catena di cliniche.

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