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Dossier | N. (none) articoliReferendum su Brexit

Fujitsu Institute: “Brexit, colpo alla globalizzazione e danno per il mondo intero”

TOKYO - Il Brexit rappresenta un colpo alal globalizzazione e un danno a lungo termine per il Regno Unito, per l'Europa, per l'Asia e per il mondo intero. Lo affermano gli esperti del Fujitsu Reserch Institute di Tokyo, secondo cui la reazione tempestosa dei mercati e' solo un aspetto degli effetti negativi a largo raggio che si profilano con l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea (oggi a Tokyo l'indice Nikkei ha perso circa l'8%, con un calo di 1286,33 punti che rappresenta il peggior crollo dall'aprile 2000, mentre i tassi sui decennali nipponici hanno toccato un nuovo minimo storico a -0,125%).

Fujitsu Institute: «Brexit, un danno per il mondo intero»


Anzitutto, secondo Martin Schulz, Senior Research Fellow, le turbolenze valutarie rischiano di provocare in prospettiva tensioni anche politiche: a suo parere appare inevitabile un intervento diretto del governo giapponese per frenare l'ascesa dello yen, mentre altrove in Asia aumenteranno le pressioni “interventiste”.
Piu' in generale, per investitori e grandi aziende globali non solo il Regno Unito, ma anche l'Europa “diventa meno attraente per il percepito rischio di frammentazione”, mentre l'attuale strutturazione del business europeo dovra' cambiare in un processo difficoltoso che durera' anni. Secondo un report della Teikoku Bank, vari gruppi giapponesi con il quartier generale a Londra e dintorni potrebbero trasferirli in altri Paesi europei e, in alcuni casi, persino rinunciare al business nell'intera Europa. Finora la Gran Bretagna e' stato il Paese preferito per gli investimenti diretti giapponesi in Europa, ma solo in quanto piattaforma per un mercato europeo integrato. Per il capo della Tokyo Chamber of Commerce and Industry, Akio Mimura, certamente l'uscita della Gran Bretagna dalla Ue indurra' molte aziende nipponiche a rivedere i loro piani di sviluppo, anche perche' il Brexit avra' probabilmente effetti negativi per altre regioni con forti legami con l'area euro, compreso l'est europeo e la Russia: a suo parere “almeno per due anni” la fiducia delle imprese sara' “deteriorata dalle incertezze”.
Secondo Jian Min Jin, Senior Fellow al Fujitsu Research Institute, per un'Asia attraversata da tensioni politico-territoriali e' un fatto molto negativo la percezione che il sogno europeo di integrazione – finora un modello, sia pure irraggiungibile – appaia in via di naufragio. In questo senso, i sostenitori di una sempre maggiore integrazione – non solo economica - tra i Paesi dell'Asean (Associazione dei Paesi del Sud-Est Asiatico, che all'inizio di quest'anno hanno lanciato una Asian Economic Community) si ritrovano spiazzati e indeboliti. Inoltre proprio in questo momento l'Asia orientale avrebbe bisogno di un mercato europeo robusto per compensare la frenata delle sue economie.

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