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2/10 Investimenti strategici / Addio ai milardi dei fondi Efsi

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    la risposta di bruxelles

    Dal lavoro al fisco e agli immigrati, i 10 dossier per rilanciare la Ue dopo Brexit

    Le istituzioni europee sono chiamate ad affrontare temi decisivi per favorire una maggiore integrazione

    2/10 Investimenti strategici / Addio ai milardi dei fondi Efsi

    Se c’è un notevole beneficio europeo che la Gran Bretagna perderà, una volta uscita dall’Unione, è la partecipazione al neonato Fondo europeo per gli investimenti strategici (noto con l’acronimo inglese Efsi). Non solo il Regno Unito è stato tra i Paesi che hanno fortemente sostenuto l’iniziativa del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nata nel 2015, ma ne ha anche molto approfittato per miliardi di euro di denaro comunitario.

    In un anno la Gran Bretagna è stata oggetto di otto progetti infrastrutturali per un totale di 1,9 miliardi di investimenti provenienti dall’Efsi tramite la Banca europea per gli investimenti (Bei). Secondo la Commissione Ue, questo denaro dovrebbe mobilitare nuovi investimenti a catena per 8,2 miliardi e creare fino a 70mila nuovi posti di lavoro. I settori che hanno beneficiato dell’Efsi, nato per rilanciare la crescita economica e contrastare i rischi di deflazione, sono numerosi.

    Nel mercato dell’energia, il piano prevede il dispiegamento di contatori intelligenti in un numero elevato di case inglesi. Il finanziamento comunitario è stato di 478 milioni di euro, tale da provocare investimenti finali per 1,3 miliardi. Al largo delle coste meridionali della Gran Bretagna, l’Efsi sta permettendo la costruzione di un campo di pale eoliche, grazie a un’iniezione di denaro fresco di 314 milioni e investimenti finali per 1,5 miliardi. Un contratto, in vista di un altro campo eolico a cui l’Efsi contribuirà con 292 milioni, è stato firmato nel maggio scorso. In questo caso, l’intesa dovrebbe mobilitare nuovi investimenti per 2,4 miliardi.

    Infine, l’Efsi ha anche permesso al Regno Unito di finanziare la crescita di Pmi. Le parti hanno firmato 15 accordi finanziari con diverse banche per un totale di 462,3 milioni. Secondo Bruxelles, queste intese permetteranno di mobilitare 5,6 miliardi e aiutare 9.472 Pmi. In teoria, l’Efsi dovrebbe continuare a collaborare con Londra fino alla formalizzazione dell’uscita dall’Unione, ma nella pratica rischia di essere difficile.

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