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Ben Bernanke a Tokyo rilancia l'ipotesi di forti misure espansive

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visita a Tokyo

Ben Bernanke a Tokyo rilancia l'ipotesi di forti misure espansive

(Epa)
(Epa)

TOKYO - La visita a Tokyo dell'ex presidente della Federal Reserve Ben Bernanke sembra aver contribuito oggi a un indebolimento dello yen in una fascia tra 103 e 104 nei confronti del dollaro: con le massime autorità giapponesi, secondo indiscrezioni, potrebbe aver discusso persino di “helicopter money”.

Bernanke ha incontrato il premier Shinzo Abe (con il governatore Haruhiko Kuroda) e, anche se ha rifiutato di fare commenti diretti sul loro colloquio, ha respinto la tesi secondo cui la Banca del Giappone sarebbe ormai a corto di munizioni monetarie. Ha inoltre raccomandato di coordinare le politiche monetarie fiscali per rilanciare l'economia e metter fine alle pressioni deflazionistiche. Il premier gli ha dichiarato di voler accelerare i programmi anti-deflazione e pro-crescita.

Secondo Koichi Hamada, adviser del premier, Bernanke potrebbe aver discusso con Abe persino l'ipotesi dell'“helicopter money”, la misura più radicale di politica monetaria che consiste nel finanziamento diretto di spese o tagli fiscali da parte della banca centrale (con eventuale ricorso a modalità operative che mettano direttamente denaro nelle tasche dei cittadini per rilanciare i consumi). In aprile nel blog legato al suo ruolo al Brookings Institution, Bernanke aveva sostenuto che, in circostanze estreme, programmi fiscali finanziari con la monetizzazione da parte della banca centrale potrebbero essere una opzione opportuna. La monetizzazione di parte del debito pubblico, comunque, in Giappone incontrerebbe anche ostacoli giuridici e non solo politici.

Dopo la vittoria elettorale di domenica scorsa, Abe ha già ordinato la predisposizione di una manovra di stimoli fiscali che potrebbe risultare creativa (ad es. nel sostegno alla natalità), mentre molti analisti si attendono nuove misure espansive da parte della Banca del Giappone il prossimo 29 luglio. E di sicuro il tour di Bernanke a Tokyo rafforza questa ipotesi. In primavera Abe aveva fatto venire in Giappone i premi Nobel Stiglitz e Krugman per farsi consigliare il rinvio, per la seconda volta, dell'aumento dell'Iva. Cosa puntualmente avvenuta. Non è insolito, insomma, che in Giappone le autorità cerchino l'avallo di sponde “esterne” per decisioni su cui sono già orientate.

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