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Francia scandalizzata, stipendio da ministro al barbiere di Hollande

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#coiffeurGate

Francia scandalizzata, stipendio da ministro al barbiere di Hollande

François Hollande (Afp)
François Hollande (Afp)

La “Grandeur” in Francia è una questione di Stato e l’immagine del presidente si intreccia indissolubilmente con i destini della nazione. Ma queste considerazioni, condivise da tutte le forze politiche dell’Esagono, non hanno fermato le aspre polemiche per lo stipendio del barbiere personale del presidente François Hollande. Secondo il Canard Enchainé e poi ripreso dal Figaro, Olivier B. guadagna ben 9.895 euro lordi al mese, poco meno di quello di un ministro (9.950 euro) e più di un parlamentare europeo (8.213 euro) e quasi un terzo dello stipendio dello stesso presidente socialista. Una polemica che ha scatenato gli utenti su Twitter tra i trending topic transalpini con l'hashtag #coiffeurgate (di seguito alcuni tweet, ndr).

Uno stipendio che ha scandalizzato, in tempi di austerità e di “tagli” alla spesa pubblica, sia la destra che la sinistra francesi. Il portavoce del governo socialista, Stephane Le Foll, ha provato a giustificare la spesa del barbiere dell’Eliseo affermando che «tutti in fondo hanno bisogno di un taglio di capelli, non è vero?». Come dargli torto in un’epoca dove l’immagine prevale sulla sostanza e l’apparire è tutto?

A difendere il coiffeur dell'Eliseo ci ha pensato il suo avvocato Sarah Lévy. Olivier sarebbe infatti al servizio della chioma di Hollande «praticamente giorno e notte». Non solo. Per la sua missione alla 'testa' dello Stato transalpino il parrucchiere, nato nel 1970 a Parigi, ha dovuto chiudere il suo salon de coiffure nella capitale e si «è pure perso il giorno della nascita dei figli».

Sébastien Huygue, portavoce dei Républicains, il partito di centrodestra all'opposizione, parla invece di rivelazioni «scioccanti» in tempi di crisi. Tanto più che nella campagna del 2012 che lo portò all'Eliseo Hollande si presentò come «un presidente normale», lontano dal 'bling-bling' sarkozysta, criticato per le vacanze elo stile di vita troppo glamour e lontano dai reali bisogni dei francesi comuni. «Siamo nel delirio assoluto, si è perso il contatto con la realtà», ha criticato il deputato.

Polemiche anche tra i deputati socialisti che stanno approvando a fatica una controversa riforma del lavoro tra scioperi e manifestazioni di massa. Per il parlamentare e compagno di partito di Hollande, René Dosière, l'assunzione nel 2012 (pochi giorni dopo la sua elezione all'Eliseo) del coiffeur privé è un grave errore per la sua immagine.

«La cosa più deplorevole è che questo episodio nasconderà i risparmi che sono stati realizzati durante il suo quinquennio». Secondo il ministero dell'Economia, grazie all'attuale presidente, tra il 2012 e il 2015 le spese dell'Eliseo sono infatti diminuite di circa 19 milioni di euro rispetto a quelle della precedente gestione di Nicolas Sarkozy. Ma è vero anche che nell'ultimo anno sono tornate a crescere.

Non a caso ieri lo scalpitante ministro dell’Economia, Emmanuel Macron ha lanciato la sfida al presidente. «A cominciare da stasera, dobbiamo essere ciò che siamo, vale a dire il movimento della speranza. Questo movimento, adesso, non lo fermerà piu nulla (...) andremo avanti insieme fino al 2017 e fino alla vittoria», ha dichiarato con vigore il giovane ministro dell'Economia francese, pur senza presentarsi ancora ufficialmente come candidato all'Eliseo.

All'indomani del discorso “anti-sistema” di Macron, che non ha risparmiato né il presidenteHollande né il governo di cui fa parte, la stampa francese si pone la questione della permanenza o meno del ministro nell'esecutivo.

Il portavoce del governo Stephane Le Foll ha detto che il capo di stato si esprimerà in proposito domani, con l'occasione del tradizionale incontro con la stampa per il 14 luglio, festa nazionale francese. Difficilmente il presidente potrà ignorare la sfida lanciata da una delle figure chiave del suo esecutivo ad appena 10 mesi dalle presidenziali. «C'è bisogno di coerenza all'interno del governo», ha detto sibillino Le Foll. Ma molti non escludono qualche domanda impertinente sui costi del barbiere di Hollande all’Eliseo.

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