New York - “A nome del popolo americano condanno nel modo piu' fermo quello che pare essere un terribile attacco terroristico a Nizza, in Francia, che ha ucciso e ferito decine di civili innocenti. Ho ordinato alla mia amministrazione di rimanere in contatto con le autorita' francesi e offrire ogni assistenza necessaria alle indagini per portare davanti alla giustizia i responsabili. Siamo solidali con la Francia, il nostro piu' antico alleato, mentre risponde e reagisce a questo attacco”.
Barack Obama ha risposto cosi' al massacro di Nizza, che scuote l'Europa e l'America. “Il presidente e' stato informato della situazione e continuera' a ricevere aggiornamenti dalla sua squadra di consiglieri di sicurezza nazionale”, aveva dichiarato solo pochi minuti dopo la notizia della strage un portavoce dell'amministrazione, esprimendo tutta la preoccupazione e l'impegno a nuova vigilanza della Casa Bianca. I piu' recenti bilanci parlano di almeno 80 vittime e cento feriti, una ventina in gravi condizioni, dopo che il guidatore di un camion ha investito e sparato sulla folla che sul lungomare celebrava la festa francese per eccellenza, l'anniversario della presa della Bastiglia. Il veicolo ha proseguito per due chilometri falciando sul suo cammino uomini, donne e bambini prima di essere fermato dal fuoco della polizia.
Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump, che oggi avrebbe dovuto annunciare la sua scelta per la vicepresidenza, ha subito deciso un rinvio della conferenza stampa. “Alla luce dell'orribile attacco in Francia - ha twittato nella notte - ho rinviato il mio annuncio”. I media americani hanno sottolineato come il 14 luglio, per significato simbolico, equivalga al 4 Luglio dell'indipendenza statunitense.
Un arsenale di armi e granate e' stato rinvenuto nel veicolo. Non e' chiaro se sul camion vi fossero altre persone ed e' in corso una caccia a eventuali complici. Un testimone oculare, Wassim Bouhlel, ha raccontato alla Associated Press di aver visto corpi ovunque e l'autista aprire il fuoco sui passanti.
Marco Valsania
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