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Nikkei in rialzo dopo violente oscillazioni: mosse modeste della BoJ

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raddoppiano acquisti di ETF, mercati delusi

Nikkei in rialzo dopo violente oscillazioni: mosse modeste della BoJ

TOKYO - La Borsa di Tokyo è riuscita a chiudere in leggero rialzo una giornata di violente oscillazioni, tra la delusione di molti investitori per il modesto allentamento monetario deciso dalla banca centrale: l'indice Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,56% a 16.569,25 punti, dopo esser sceso fino a 16.174 subito dopo che la Banca del Giappone (BoJ) ha annunciato solo un incremento degli acquisti di Exchange-Traded Funds (ETF), a un ritmo annuale che passa da 3.300 a 6mila miliardi di yen. I titoli delle banche hanno risospinto nel finale il listino, visto che la BoJ non ha portato i tassi di riferimento in territorio ulteriormente negativo (rispetto al -01% introdotto a febbraio), il che - se attuato, come qualcuno temeva - avrebbe penalizzato il comparto bancario. L'istituto guidato da Haruhiko Kuroda non ha inoltre aumentato gli acquisti di titoli di Stato, nè tantomeno introdotto forme di “helicopter money”.

La BoJ ha anche annunciato che rafforzerà i programmi per rendere più agevole per le istituzioni finanziarie procurarsi dollari. Ha inoltre confermato le sue valutazioni secondo cui l'economia giapponese resta su un trend di moderata ripresa, mentre le stime sull'inflazione negli anni fiscali 2017 e 2018 restano “grosso modo” invariate rispetto alle previsioni iniziali. Tuttavia per l'annata in corso (a marzo 2017) le proiezioni sull'inflazione sono state ridotto da +0,5% a un infimo +0,1%. La banca centrale riconosce inoltre che la tempistica per il raggiungimento del suo target del 2% sull'inflazione - indicate durante l'anno fiscale 2017 - è sottoposta a forti incertezze principalmente a causa di fattori internazionali di rischio.

Negli ultimi giorni si erano intensificate le pressioni – politiche e di mercato - sulla banca centrale perche' con nuove misure di allentamento monetario massimizzasse l'effetto della manovra di stimolo fiscale all'economia – per un valrer complessivo stimato in 28mila miliardi di yen – che il premier Shinzo Abe ha preannunciato nei giorni scorsi. In effetti, nel comunicato di oggi la BoJ sottolinea di ritenere che «queste misure di politica monetaria e le iniziative del governo produrranno effetti sinergici sull'economia». Due membri del Board hanno dissentito, ritenendo eccessivo il quasi-raddoppio dello shopping di Etf: uno ha dichiarato che così' facendo la BoJ si espone all'accusa di manipolazione del mercato azionario.

La Borsa si era posizionata stamattina su un tono leggermente negativo in attesa delle decisioni della BoJ, in presenza di un lieve rialzo dello yen, con movimenti su singoli titoli determinati dalle comunicazioni dei bilanci trimestrali o da operazioni straordinarie: ad esempio, con rialzi per Nomura dopo il ritorno all'utile trimestrale e un buyback azionario, o per Sony dopo la notizia di una prossima cessione a Murata del business delle batterie.

Inflazione e consumi in calo - Oggi è stato anche reso noto che i prezzi al consumo “core” in Giappone sono scesi al ritmo più veloce dal 2013, con un calo dello 0,5% a giugno rispetto a un anno prima che rappresenta il quarto mese consecutivo di contrazione. Escludendo non solo gli alimentari freschi ma i prezzi dell'energia, l'indice risulta in modesta ascesa dello 0,4%. Per l'area metropolitana di Tokyo, che di solito anticipa il trend nazionale, si segnala che a luglio i prezzi “core” sono in discesa dello 0,4 per cento. L'obiettivo conclamato della banca centrale di una inflazione sostenibile al 2% appare sempre più lontano.

Del resto, sempre oggi è stato comunicato che la spesa complessiva delle famiglie a giugno è scesa del 2,2% rispetto a un anno prima, una performance peggiore delle attese medie di una contrazione limitata allo 0,3%: anche in questo caso di tratta del quarto mese consecutivo di declino, forse legato anche a un “sentiment” depresso dalle notizie sul calo della Borsa e il rialzo dello yen.

Disoccupazione ai minimi - Il mercato del lavoro resta comunque in tensione: la disoccupazione e' scesa al 3,1% rispetto al 3,2% di maggio, con una offerta di 137 posti di lavoro per ogni 100 richieste che rappresenta il rapporto migliore dall'agosto del 1991. La produzione industriale risulta in aumento dell'1,9% rispetto al mese precedente (oltre le attese). Nel complesso, gli ultimi indicatori segnalato che la manovra di stimoli fiscali all'economia in arrivo da parte del governo giapponese dovrebbe concentrarsi sul sostegno ai consumi. Ma il “clou” del pacchetto - che dovrebbe essere annunciato formalmente settimana prossima nelle sue linee - sembra andare in direzione di una privilegiata promozione di investimenti infrastrutturali.

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