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I caccia americani bombardano l’Isis in Libia. Colpita la roccaforte…

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LOTTA AL TERRORISMO

I caccia americani bombardano l’Isis in Libia. Colpita la roccaforte di Sirte

Epa
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Gli Stati Uniti hanno lanciato oggi un’offensiva contro l’Isis in Libia in quello che appare come un salto di qualità nella lotta contro il sedicente stato islamico. Per la prima volta dalle operazioni del 2011 che portarono alla caduta di Muammar Gheddafi, i caccia Usa sono tornati a bombardare il Paese. L'obiettivo sono le postazioni strategiche dell’Isis. Lo ha reso noto il Pentagono specificando che l'azione è stata effettuato su richiesta del governo del premier Fayez al Serraj e mira a negare all’Isis «porti sicuri nel Paese dai quale attaccare gli Stati Uniti e i loro alleati».

«I primi raid aerei americani su specifiche posizioni di Daesh (Isis) sono stati condotti oggi causando gravi perdite su Sirte», ha annunciato il premier Serraj in un discorso alla tv.

I raid segnano l’inizio di una nuova fase nella quale gli Stati Uniti intendono giocare un ruolo più incisivo in Libia per assistere il fragile governo appoggiato dall’Onu. «Altri bombardamenti continueranno a prendere di mira l'Isis a Sirte» per consentire al governo di unità libico di «compiere un'avanzata decisiva e strategica», ha detto il portavoce del Pentagono Peter Cook.

Le forze del governo libico hanno avviato un’offensiva contro l’Isis nel maggio scorso e due settimane fa hanno annunciato di aver guadagnato terreno. L’Isis tuttavia mantiene il controllo di posizioni strategiche a Sirte, tra cui l’Università e il maggiore ospedale cittadino. Si stima che l’organizzazione fondamentalista possa contare ora su un numero inferiore ai 6mila militanti che fino a non molto tempo fa le venivano attribuiti in Libia, di cui circa mille a Sirte. La caduta della città che si trova 450 chilometri a est della capitale Tripoli, sarebbe un duro colpo per Daesh, che ha dovuto fronteggiare una serie di pesanti battute d'arresto anche in Siria e in Iraq. Le forze alleate con il governo di accordo nazionale sono composte principalmente da milizie della Libia occidentale create durante la rivolta del 2011 che ha portato alla caduta di Gheddafi.

La Farnesina esprime il suo appoggio all’operazione americana. «L'Italia - afferma il ministero degli Esteri in una nota - valuta positivamente le operazioni aeree avviate oggi dagli Stati Uniti su alcuni obiettivi di Daesh a Sirte. Esse avvengono su richiesta del Governo di Unità Nazionale, a sostegno delle forze fedeli al Governo, nel comune obiettivo di contribuire a ristabilire la pace e la sicurezza in Libia».

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