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Francia, annullata la storica fiera di Lille per il timore di attentati

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MOTIVI DI SICUREZZA

Francia, annullata la storica fiera di Lille per il timore di attentati

Il sindaco di Lille Martine Aubry (Afp)
Il sindaco di Lille Martine Aubry (Afp)

Il timore di attentati ha indotto il comune di Lilla ad annulla la tradizionale fiera in programma ai primi di settembre. Lo hanno annunciato il sindaco della città Martine Aubry e il prefetto del Nord Michel Lalande. La «grande braderie de Lille» - considerato il più grande mercato delle pulci d'Europa, in programma ogni estate nella città del nord della Francia - è stata infatti annullata per motivi di sicurezza. «La sicurezza massima non può essere garantita», ha detto Martine Aubry. Alla manifestazione che si tiene generalmente nel primo week-end di settembre erano attesi 2 milioni di persone. Nei giorni scorsi, per gli stessi motivi, le autorità francesi hanno annunciato l'annullamento di tante altre rassegne estive come lo spettacolo dell'aeronautica militare a Marsiglia, i fuochi
artificiali a La Baule, o i cinema all'aperto di Parigi.

«Offrire ai terroristi un terreno di caccia così favorevole sarebbe stato un errore insopportabile», ha aggiunto il prefetto. Da parte sua, il sindaco ha parlato di «responsabilità morale». «Se ci fossero stati dei morti non me lo sarei mai perdonata», ha aggiunto la Aubry.

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Il clima in Francia, dopo la catena di attentati firmati dall’Isis, resta dunque di massima allerta. A preoccupare è la prospettiva delle elezioni presidenziali del 2017 - primo turno il 23 aprile, ballottaggio il 7 maggio - un evento che potrebbe essere sfruttato dal terrorismo per colpire ancora. In questo contesto fanno discure le dichiarazioni rilasciate dall'ex giudice francese antiterrorismo
Marc Trévidic, intervistato dalla tv belga Rtbf. «Sarà un anno spaventoso fino alle elezioni - ha detto - La tentazione dell'Isis di concentrarsi sulla Francia a causa di questo appuntamento sarà troppo grande. Siamo in una guerra in
tempo di pace. La mia unica speranza, a medio termine, e penso ci riusciremo, è la perdita di vigore del jihadismo. Ma prima di ricominciare a respirare possono passare dieci anni».

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È intanto salito a 85 morti il bilancio della strage di Nizza del 14 luglio sulla Promenade des Anglais compiuta da Mohamed Lahouaiej-Bouhlel e rivendicata dall'Is. L'85esima vittima è un uomo di 56 anni. Non ce l'ha fatta ed è morto ieri, ha fatto sapere l'ospedale Pasteur di Nizza, precisando che il numero dei feriti della strage è ora di 434 persone. La moglie e uno dei figli erano morti nell'attentato, mentre un altro figlio 14enne è ancora ricoverato a Nizza ma fuori pericolo.

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