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LO SCENARIO

Lavoro Usa in forte aumento, il mercato torna a scommettere sul rialzo dei tassi Fed

New York - L'occupazione americana dà prova di solidità nettamente al di là delle attese: in luglio l'economia ha creato 255.000 nuovi posti di lavoro, 76.000 in più rispetto alle anticipazioni. Il Dipartimento del Lavoro ha anche rivisto al rialzo i dati dei due mesi precedenti con 24.000 impieghi in giugno e 192.000 in maggio, una revisione complessiva al rialzo di 18.000 buste paga. Gli ultimi due mesi rappresentano i due mesi migliori dal finire dell'anno scorso.

Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,9% e il tasso allargato agli impieghi marginali è leggermente salito al 9,7% dal 9,6%. Segno tuttavia a sua volta di un maggior ottimismo sulle prospettive occupazionali che spinge un crescente numero di americani a cercare lavoro e di conseguenza comparire nelle statistiche. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è migliorato al 62,8% dal 63,7 per cento. I salari orari annuali sono inoltre aumentati al passo del 2,6%, a 25,69 dolllari, percentuale identica al mese precedente e indicazione incoraggiante di un incremento di redditi finora stagnanti che possono sostenere l'espansione, con la sua dipendenza per oltre due terzi del Pil dalla spesa dei consumatori.

IL RIMBALZO DEL LAVORO USA
Nuovi occupati nel settore non agricolo

Gli analisti alla vigilia avevano previsto per il mese scorso 179.000 nuovi occupati e un tasso di senza lavoro sceso al 4,8% dal 4,9 per cento. I dati di luglio sono arrivati in un clima di particolare nervosismo, dopo due mesi di brusche oscillazioni con una crescita inizialmente stimata di soli 11.000 posti di lavoro in maggio e un riscatto di 287.000 nuovi impieghi in giugno.

La Fed, da parte sua, ha indicato nell'ultimo vertice di essere pronta a far scattare un nuovo rialzo dei tassi di interesse, il secondo dallo scorso dicembre, entro fine anno, e potenzialmente già a settembre, ma soltanto se l'economia degli Stati Uniti coopererà con statistiche sufficientemente solide e un clima internazionale più stabile. Il nuovo dato può certamente essere considerato come un “gesto” favorevole a prossime mosse di normalizzazione della politica monetaria. Subito dopo la comunicazione delle statistiche, il mercato future ha raddoppiato le scommesse su una stretta al vertice Fed del 20-21 settembre, il momento forse più propizio perché ancora sufficientemente lontano dalle elezioni presidenziali dell'8 novembre. Le probabilità di questa scelta sono salite al 18% dal 9 per cento. Le chance di un'azione a dicembre sono lievitate al 43% dal 32 per cento. Più in dettaglio in luglio sono stati creati 217.000 posti di lavoro dal settore privato. I servizi aziendali hanno contribuito 70.000 impieghi, la sanità 43.000, l'ospitalità 45.000. In calo ancora il comparto minerario.

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