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Siria, due milioni senza acqua e luce ad Aleppo. L’Onu:…

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Siria, due milioni senza acqua e luce ad Aleppo. L’Onu: tregua umanitaria

Oltre due milioni di civili ad Aleppo, nel nord della Siria, nelle aree sia sotto il controllo dei ribelli sia dei governativi, sono senza elettricità e senza accesso alla rete idrica a causa di bombardamenti che hanno colpito gli impianti di distribuzione negli ultimi giorni. Lo afferma l'Onu, che chiede una tregua umanitaria di 48 ore perché siano riparati gli impianti e ricostituite le scorte di cibo e medicinali per la popolazione.

Nella zona orientale di Aleppo, in mano ai ribelli e assediata dalle forze di Damasco, ci sono 275mila persone intrappolate. Il responsabile delle operazioni umanitarie dell'Onu in Siria, Yacoub El Hillo, e il coordinatore regionale Kevin Kennedy hanno invocato una ''pausa umanitaria'' delle ostilità. «L'Onu è pronta ad assistere la popolazione civile di Aleppo, una città ora unita nella sofferenza», si legge nel comunicato diffuso dalle Nazioni Unite. Negli scontri in corso ad Aleppo da fine luglio si stima che abbiano perso la vita almeno 130 civili, mentre ospedali, cliniche, la rete elettrica e idrica sono stati danneggiati.

«Come condizione minima, l'Onu chiede un cessate il fuoco totale o una pausa umanitaria settimanale di 48 ore per potere raggiungere i milioni di persone che necessitano di assistenza ad Aleppo e consegnare loro cibo e medicine, che stanno diminuendo in modo pericoloso», proseguono El Hillo e Kennedy.
'«Quando la popolazione viene privata intenzionalmente di cibo e di altri beni fondamentali per la sopravvivenza, l'assedio rappresenta un crimine di guerra»', si legge nel comunicato Onu. Le ultime stime ufficiali parlano di oltre 290mila morti nel conflitto siriano esploso nel marzo del 2011.

In un comunicato, Yacoub el Hillo, coordinatore residente dell'Onu per gli affari umanitari in Siria, e Kevin Kennedy, coordinatore umanitario regionale per la crisi siriana, sottolineano che, dopo l'interruzione della rete idrica, «l'acqua dei pozzi e delle cisterne non è nemmeno lontanamente sufficiente per rispondere alle esigenze della popolazione». El Hillo e Kennedy aggiungono che nelle ultime settimane vi sono stati «innumerevoli civili uccisi e feriti» nei bombardamenti da entrambe le parti, mentre «continuano gli attacchi su ospedali e cliniche».

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