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«Potenziare il programma Erasmus»

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la cultura

«Potenziare il programma Erasmus»

Al centro del vertice di ieri a Ventotene tra il premier italiano Matteo Renzi, il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel è stata posta anche la questione giovani. «C’è bisogno di misure forti - ha affermato Renzi durante la conferenza stampa a bordo della portaerei Garibaldi - per rilanciare la crescita e combattere la disoccupazione giovanile».

Richiesta a cui ha fatto seguito il monito della Merkel, che ha chiamato l’Europa a garantire un futuro ai giovani e allo stesso tempo ha auspicato che i giovani «portino nel mondo l’insegnamento dell’Europa». Durante la cena si è discusso anche di come rendere più efficace Garanzia giovani.

Una risposta alle paure provocate dal clima di terrore di questi ultimi tempi: non bisogna rinchiudersi nei propri confini, ma viaggiare e diffondere l’idea di una comunità europea allargata e pacifica. Un’esigenza che il presidente francese ha tradotto in un obiettivo: ampliare il programma Erasmus, quello che da quasi trent’anni consente agli studenti europei di recarsi per un anno presso un’università di un Paese straniero per continuare il percorso di studi. Un’esperienza che ha anche l'importante vantaggio di permettere l’apprendimento o il perfezionamento della lingua del Paese ospitante e di mettere in pratica l’idea di mobilità all’interno dell’Europa.

C’è bisogno - ha aggiunto Renzi - di «maggiori investimenti in cultura per venire incontro alle aspettative che i giovani europei hanno nei confronti della Ue». Tema che compariva nell’agenda del vertice e che secondo il premier italiano va perseguito per il valore identitario che la cultura porta con sé. L’idea è di un forte impegno in campo culturale attraverso un programma straordinario di salvaguardia e valorizzazione dei monumenti europei, facendo leva su risorse che non risentano dei vincoli del patto di stabilità.

Un primo passo in questa direzione è la proposta rilanciata ieri da Renzi di trasformare il carcere nell’isoletta di Santo Stefano, vicino a Ventotene, in un luogo europeo: lì nascerà - ha ribadito il presidente del Consiglio - un campus universitario dove si terranno programmi di formazione delle nuove élite europee e 99 celle diventeranno altrettante camere dove ospitare gli studenti.

La cornice del vertice europeo di ieri è servita per dare ancora più forza a un’idea che aveva preso corpo a gennaio, quando Renzi, insieme al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e ad altre autorità, avevano visitato il carcere di Santo Stefano, dove, tra gli altri, vennero tenuti prigionieri durante il fascismo Sandro Pertini e Umberto Terracini.

Per trasformare il carcere in un campus sono stati già stanziati dal Cipe, con una delibera degli inizi di maggio scorso, 70 milioni. (A.Che.)

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