Dall’America arriva una doppia risposta alla decisione della Commissione europea di imporre a Apple il pagamento di 13 miliardi di euro per vantaggi fiscali illegali. La prima è quella di Apple: in una nota firmata dal CEO Tim Cook l’azienda ripercorre la storia dell’azienda in Europa, arrivata nell’ottobre 1980 a Cork, proprio in Irlanda. «Oggi diamo lavoro a oltre 6000 persone in tutta l'Irlanda», altre multinazioniali sono arrivate, e Apple ha rispettato «le stesse indicazioni che qualsiasi azienda attiva in Irlanda ha a disposizione». Oggi però «la Commissione Europea ha lanciato un'iniziativa che vuole riscrivere la storia di Apple in Europa, ignorare le normative fiscali irlandesi e sovvertire così l'intero meccanismo fiscale internazionale».
La decisione della Commissione «ha implicazioni gravi e di vasta portata. Di fatto è come proporre di sostituire la normativa fiscale irlandese con quel che la Commissione ritiene avrebbe dovuto essere tale normativa. Sarebbe un colpo devastante alla sovranità degli Stati membri in materia fiscale e al principio stesso della certezza del diritto in Europa. L'Irlanda ha dichiarato di voler ricorrere in appello contro la decisione della Commissione. Apple farà altrettanto, e siamo fiduciosi che l'ordine della Commissione verrà ribaltato.
Il nocciolo della questione non è quante tasse debba pagare Apple, ma quale Paese debba riscuoterle».
E poi «oltre a evidenti ripercussioni per Apple, questa sentenza avrà effetti profondamente negativi sugli investimenti e sulla creazione di lavoro in Europa», anche la conclusione è «non rinunciamo al nostro impegno in Irlanda: vogliamo continuare a investire, a crescere e a servire i nostri clienti con passione immutata».
Sugli effetti negativi per gli investimenti si focalizza anche il Dipartimento del Tesoro americano: «Le azioni della Commissione minacciano di compromettere gli investimenti stranieri, il clima per le imprese in Europa e l'importante spirito di collaborazione economica tra Stati Uniti e Ue», si legge in una dichiarazione del Tesoro Usa riportata dalla stampa statunitense. Il Tesoro Usa esprime inoltre «disappunto» per il fatto che la Commissione europea abbia deciso di «agire unilateralmente e di discostarsi dagli importanti progressi che Usa e Ue e il resto della comunità internazionale hanno compiuto insieme per combattere l'elusione fiscale».
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