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Cape Canaveral, esplosione sulla rampa di lancio di SpaceX

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Cape Canaveral, esplosione sulla rampa di lancio di SpaceX

Un'esplosione si è verificata questa mattina a Cape Canaveral sulla rampa di lancio del razzo Falcon9 di Space X, società privata capitanata dal patron di Tesla Elon Musk. SpaceX stava conducendo un test, considerato di routine, condotto in previsione di un lancio previsto sabato prossimo, quando il razzo avrebbe dovuto portare in orbita il primo satellite di Facebook, per il programma che dovrebbe portare internet negli stati dell'Africa sub-sahariana. Diverse esplosioni sono continuate per alcuni minuti, mentre una nuvola di fumo scuro ha riempito il cielo. Non ci sono stati feriti.

La rampa di lancio coinvolta è la numero 40 del Cape Canaveral Air Force Station Space Launch; il personale di emergenza è stato immediatamente mobilitato, mentre sono in corso dei controlli per verificare se a causa dell’esplosione siano stati emessi dei fumi tossici. Il razzo è rimasto sulla rampa di lancio, ma il terzo superiore della sua lunghezza, insieme alla capsula, è andato distrutto.

SpaceX è una delle due società (insieme a Blue Origin del Ceo di Amazon Jeff Bezos) che riforniscono, per conto della Nasa, la Stazione Spaziale Internazionale, mentre l’omonima navicella avrebbe dovuto essere attrezzata per portare nello spazio un equipaggio fin dal prossimo anno. La stessa SpaceX ha dichiarato via Twitter che l'incidente è stato causato da «un'anomalia che ha portato alla perdita del veicolo e del carico che doveva trasportare».

Tuttavia il gruppo californiano guidato da Elon Musk ha fatto sapere che sono state rispettate tutte le procedure standard e che non ci sono stati feriti.

Su Facebook, il Ceo Mark Zuckerberg ha commentato così la perdita del satellite che sarebbe dovuto partire sabato: «Sono in Africa. Sono profondamente deluso di apprendere del fallimento del lancio di SpaceX e della distruzione del nostro satellite, che avrebbe fornito la connettività a tanti imprenditori e a tutti nel continente. Per fortuna , abbiamo sviluppato altre tecnologie come Eagle che consentiranno comunque di connettere [a Internet, ndr] la persone. Noi rimaniamo impegnati nella nostra missione di connettere tutti, e continueremo a lavorare fino a quando ciascuno avrà le opportunità che questo satellite avrebbe fornito».

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