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Obama freddo con Putin: «Nessun accordo sulla Siria, manca la…

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Obama freddo con Putin: «Nessun accordo sulla Siria, manca la fiducia»

L’incontro fra Obama e Putin al G20 in Cina
L’incontro fra Obama e Putin al G20 in Cina

Un accordo sulla Siria fra Stati Uniti e Russia è ostacolato da «una mancanza di fiducia fra i due governi». In Cina il presidente americano Barack Obama conferma il pessimo momento diplomatico con la Russia di Putin. I due leader si sono incontrati a margine del G20, Obama ha definito l'incontro con Putin «produttivo», il colloquio «sincero e diretto», ma non è facile «ridurre le divergenze», dunque resta «un negoziato molto difficile».

Obama e Putin si sono parlati per 90 minuti, un bilaterale lungo rispetto agli altri. I principali punti di disaccordo sono stati definiti «tecnici», più legati alla parte di applicazione dell'accordo, che a come migliorare la situazione umanitaria del Paese. E alla fine i due si sono accordati nel chiedere ai rispettivi capi delle diplomazie, John Kerry e Serghei Lavrov, che riprendano presto il dialogo per arrivare a un cessate il fuoco in Siria dove la guerra continua dal 2011. Ma le delegazioni capeggiate da Kerry e Lavrov si incontrano da settimane, incontri che si sono svolti successivamente a Mosca, Washington, Ginevra e, negli ultimi due giorni, proprio ad Hangzhou, a margine del vertice dei leader del G20. Ma finora si sono visti pochi passi in avanti.

Un’ora fa anche Putin ha commentato l’incontro in un incontro con la stampa. Ha detto che è «troppo presto per dettare qualsiasi condizione sulla Siria anche se qualche passo avanti è stato fatto, Russia e Usa si sono capiti e hanno capito i problemi dell’altro». Putin però riconosce che benché Obama abbia interesse a una soluzione in Siria, le relazioni fra due Paesi sono «anormali» e «dovrebbero essere migliorate». Putin, così concentrato sul prezzo del petrolio, si dice dunque pronto a tornare ad avere «buoni rapporti» con la Gran Bretagna .

In questo grande freddo russo-americano si inserisce il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che da poco ha siglato una pace con Putin dopo l’abbattimento del caccia russo l’inverno scorso e rimane un alleato Usa, anche se i rapporti si sono deteriorati dopo il fallito golpe di luglio. A margine del G20 cinese, Erdogan ha detto di aver proposto a Obama e Putin «di creare una no-fly zone nel nord della Siria». (An. Man.)

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