Ordini all’industria sotto le attese in Germania. A luglio gli ordinativi sono aumentati dello 0,2 per cento su mese, dopo il calo registrato a giugno. Le attese erano per un +0,5 per cento. Sono cresciuti (+2,5%) gli ordini dall’estero mentre è calata la domanda interna (-3%). Il dato ha aumentato le preoccupazioni che la prima economia dell’Eurozona stia rallentando il passo di crescita dopo il debolissimo indice Pmi sui servizi diffuso lunedì.
I contratti per il Made in Germany sono aumentati dall’estero soprattutto dai partner dell’Eurozona dove gli ordini di beni tedeschi hanno fatto un balzo del 5,9 per cento.
I dati diffusi dal ministero dell’Economia sono i primi che coprono un intero mese dopo la Brexit e gli analisti sottolineano che l’incertezza economica e politica sta già erodendo la fiducia e gli ordini di merci. Il voto inglese non è l’unica ragione di incertezza, tuttavia. Anche le elezioni americane, dove il candidato Donald Trump sfoggia un’agguerrita retorica contro il libero commercio, hanno aperto ampi margini di incertezza sul futuro geopolitico a livello globale. E gli Stati Uniti sono uno dei più importanti mercati per le esportazioni tedesche.
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