Mondo

E Parigi promette tagli fiscali

  • Abbonati
  • Accedi
Europa

E Parigi promette tagli fiscali

  • –Marco Moussanet

PARIGI

François Hollande e il suo Governo hanno evidentemente scelto una sequenza fatta di due annunci ravvicinati per cercare di recuperare consensi in vista delle presidenziali della prossima primavera. Giovedì scorso Hollande, pur non dicendolo esplicitamente, ha di fatto iniziato la propria campagna, facendo capire che sarà candidato alla propria successione. E ieri il ministro dell’Economia e delle Finanze, Michel Sapin, ha presentato il pacchetto di tagli fiscali per il 2017 (nonostante il deficit francese sia ancora ben oltre il 3%).

Le nuove misure – mirate alle classi medie – prevedono un alleggerimento complessivo di un miliardo dell’imposta sui redditi percepiti quest’anno (e quindi in dichiarazione l’anno prossimo). Il provvedimento riguarderà le fasce di reddito netto mensile comprese tra 1.700 euro (per una persona sola) e 4.800 euro (per una coppia con tre figli) e consentirà quindi una riduzione d’imposta media di 200 euro all’anno (che in alcuni casi potrà sfiorare i 500 euro).

A questa decisione se ne aggiunge un’altra di grande impatto e cioè la generalizzazione del credito d’imposta (pari al 50% della spesa sostenuta) sui contratti di lavoro domiciliare. Si tratta di un altro miliardo, con l’obiettivo secondario di creare 30mila posti di lavoro (con l’emersione del lavoro nero).

Questi due miliardi vanno ad aggiungersi ai quattro già decisi negli ultimi due anni e portano quindi le misure di riduzione della pressione fiscale sulle famiglie a sei miliardi. Comunque poca cosa rispetto al fortissimo aumento (circa 35 miliardi) del triennio 2012-2014. Una “restituzione” pressoché simbolica.

Quanto alle imprese, Sapin – che ha ribadito l'impegno a ridurre il deficit al 2,7% nel 2017 - ha annunciato che dall'anno prossimo verrà ridotto dal 33,3% al 28% (avvicinandosi quindi alla media europea del 26%) il tasso medio di prelievo fiscale sulle piccole e medie imprese (con fatturato fino a 50 milioni e utili fino a 75mila euro). Entro il 2020 il taglio dovrebbe essere gradualmente esteso a tutte le aziende, anche se l'impegno vale ovviamente solo per l'anno prossimo, visto che quasi certamente a metà del 2017 ci sarà un cambio di maggioranza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA