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dopo il golpe in turchia

Da Ferrante a Pamuk: appello di 40 intellettuali per liberare Altan, lo scrittore turco arrestato da Erdogan

Il premio Nobel 2006 Oran Pamuk ha condannato l’arresto di Ahmet Altan
Il premio Nobel 2006 Oran Pamuk ha condannato l’arresto di Ahmet Altan

Un appello “ai democratici di tutto il mondo” e “a tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Turchia”. Lo sottoscrivono una quarantina di autori e intellettuali turchi e stranieri, da Orhan Pamuk a Elena Ferrante, da Alberto Manguel a Salvatore Settis. Chiedono la liberazione di Ahmet Altan, importante scrittore arrestato il 10 settembre assieme al fratello e accademico Mehmet, con l'accusa di aver anticipato la sera prima il golpe del 15 luglio durante una trasmissione tv. Ecco il testo dell’appello e i nomi dei firmatari.

Appello per la Turchia e per Ahmet Altan
Noi sottoscritti facciamo appello ai democratici di tutto il mondo e a tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Turchia e della regione sulla quale esercita un ruolo di primo piano, perché protestino contro la vendetta che il governo sta portando avanti contro i suoi più brillanti pensatori e scrittori qualora non condividano il suo punto di vista. L'antefatto di questa lettera è il tentativo di colpo di stato avvenuto il 15 luglio 2015, che fortunatamente non è riuscito ed è stato rapidamente represso. Se lo stesso popolo turco non avesse resistito a quest'assalto alle istituzioni, ne sarebbero seguiti anni di miseria.

In seguito a questo colpo di stato, è comprensibile che il governo abbia imposto uno stato temporaneo di emergenza. Tuttavia, il fallito colpo di stato non dovrebbe essere il pretesto per una caccia alle streghe nello stile di McCarthy, né lo stato di emergenza dovrebbe essere applicato con scarso riguardo per i diritti fondamentali, per le norme in materia di prove, o persino per il senso comune.

Noi, come scrittori, universitari e difensori della libertà di espressione siamo particolarmente turbati nel vedere colleghi che conosciamo e rispettiamo essere imprigionati in base alle misure di emergenza. Giornalisti come Sahin Alpay, Nazli Ilicak o la scrittrice Asli Erdogan sono stati aperti difensori della democrazia, oppositori del militarismo e della tirannia in qualunque sua forma. Siamo particolarmente costernati nell'apprendere che il prominente romanziere Ahmet Altan, e suo fratello Mehmet Altan, scrittore e insigne professore di economia, sono stati arrestati in un raid avvenuto all'alba del 10 settembre 2016. Entrambi sono accusati di avere in qualche modo lanciato messaggi subliminali per chiamare a raccolta i sostenitori del colpo di stato, nel corso di uno show televisivo trasmesso il 14 luglio, la sera prima del tentato colpo stesso.

Ahmet Altan è uno degli scrittori più importanti della Turchia; i suoi romanzi sono stati pubblicati in traduzione e vendono milioni di copie. Per cinque anni è stato, inoltre, caporedattore del quotidiano liberale Taraf. Il giornale ha sempre sostenuto il diritto di sapere dei lettori. Ahmet Altan è stato più volte processato durante la sua carriera - nel 1990 per aver cercato di far sì che i lettori turchi entrassero in empatia con i curdi del paese; più recentemente, per aver tentato di spingere il primo ministro a scusarsi pubblicamente per il massacro di Roboski del 2011 in cui sono stati bombardati 34 villaggi. Il 2 settembre si è presentato in tribunale, imputato di aver rivelato segreti di stato, sulla base di un atto d'accusa che era in gran parte un copia e incolla di casi completamente diversi.

Mehmet Altan è professore presso l'Università di Istanbul, editorialista e autore di numerosi libri in cui ha sostenuto la necessità di ricostruire l'identità della Turchia non sulla razza o sulla religione, ma sul rispetto dei diritti umani. Come suo fratello e altri ora in carcere non è colpevole di aver sostenuto il colpo di stato, ma di aver portato avanti una critica molto efficace al governo attuale, i cui progressi iniziali nell'ampiamento della democrazia si sono ormai inceppati e stanno retrocedendo.
Chiediamo al governo turco di cessare la sua persecuzione di scrittori di primo piano e di accelerare il rilascio di Ahmet e Mehmet Altan, così come dei tanti loro colleghi ingiustamente accusati.

I firmatari
Daron Acemoglu, Professor of Economics, Massachusetts Institute of Technology.
Professor Rosental Calmon Alves, Knight Chair in Journalism & UNESCO Chair in Communication ; Director, Knight Center for Journalism in the Americas, University of Texas at Austin.
Chloe Aridjis, Writer, Mexico / United Kingdom.
Hans Jürgen Balmes, Editor, S. Fischer Verlage.
John Berger, Writer.
Breyten Breytenbach, Writer, South Africa / France.
Daphné Breytenbach, Independent journalist, France.
Peter Carey, Writer.
Catherine Farin, Editor, S. Fischer Verlage.
Elena Ferrante, Writer.
Sandra Ozzola, Publisher, edizioni e/o, Europa editions.
Sandro Ferri, Publisher, edizioni e/o, Europa editions.
Maureen Freely, Writer ; President of English PEN.
Professor Anthony T. Grafton, Historian, Princeton University.
Jim Hicks, Executive Editor of the Massachusetts Review ; Professor at University of Massachusetts, Amherst.
Adam Hochschild, Journalist, historian.
A.L. Kennedy, Writer.
Laurens van Krevelen, Writer and publisher, The Netherlands.
Wolf Lepenies, Professor, Sociology, Wissenschaftskolleg zu Berlin; Freie Universität.
Mark Lilla, Writer, Professor of Humanities, Columbia University.
Clementina Liuzzi, Literary agent.
Alberto Manguel, Writer, Director of the National Library of Argentina.
Claudia Mattalucci, Professor, Anthropology, University of Milan-Bicocca.
Hisham Matar, Writer.
Allan Megill, Professor of History, University of Virginia.
Laurent Mignon, Associate Professor of Turkish ; Fellow of St Antony's College, Oriental Institute, University of Oxford.
Rick Moody, Writer.
Dirk Moses, Professsor, History, University of Sydney.
Glenn W. Most, Professor of Classics, Scuola Normale Superiore, Pisa ; The University of Chicago, Committee on Social Thought.
Orhan Pamuk, Nobel Laureate in Literature.
Tim Parks, Writer.
Daniel Rondeau, Writer; former ambassador.
Professor Philippe Sands QC, University College London and Matrix Chambers.
Anya Schiffrin, Director (IMAC) at the School of International and Public Affairs, Columbia University.
Professor Salvatore Settis, Art Historian, President of Louvre Museum's Scientific Board ; Former President of Scuola Normale Superiore di Pisa.
Adam Thirlwell, Writer.
Regula Venske, General Secretary, PEN Germany.

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