È scontro in Libia sui porti del petrolio. Nelle ultime ore, le forze armate libiche (legate al generale Khalifa Haftar di Tobruk) hanno preso il controllo dei porti petroliferi di Zueitina, Brega, Sidra e Ras Lanuf», sottraendoli alle guardie delle installazioni fedeli al governo di unità nazionale di Sarraj sostenuto dall'Onu. Lo scrive il portale Alwasat citando un comunicato delle forze armate che riferiscono che «i porti sono ora sotto il controllo totale dell'esercito libico che li ha messi in sicurezza».
Il presidente della Camera dei rappresentanti (Hor) di Tobruk, Aqila Saleh, si è felicitato con le guardie delle installazioni petrolifere per avere “ceduto” le
installazioni senza alcuna resistenza - in sostanza per non avere aperto il fuoco contro l'esercito libico - e ha chiesto all'istituzione nazionale del petrolio di occuparsene dopo che sarà conclusa «la missione delle forze armate per proteggere i siti». Saleh - sempre secondo il portale Alwasat - si è poi congratulato con l'esercito che è riuscito ad imporre il suo controllo sulla regione petrolifera.
Immediata la reazione del governo di unità nazionale, sostenuto dall'Onu. Lo stesso presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez al Sarraj, ha annunciato la controffensiva per la ripresa dei porti petroliferi, caduti nelle scorse ore nelle mani delle forze fedeli al generale Khalifa Haftar. Lo scrive il portale Facebook del Consiglio di Tripoli, precisando che il «ministro incaricato della Difesa è stato chiamato ad assumersi le sue responsabilità e a chiamare tutte le unità militari a far fronte all'aggressione contro le installazioni ed i porti per riprenderli ed assicurare la loro protezione». (Si.Spe.)
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