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Gran Bretagna, la Banca centrale rialza le stime sul Pil

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RIUNIONE DELLA BANK OF ENGLAND

Gran Bretagna, la Banca centrale rialza le stime sul Pil

LONDRA - La Banca d'Inghilterra invia messaggi diversi oggi: ha ventilato la possibilità di un rialzo delle stime di crescita economica per la seconda metà dell'anno, ma ha anche ribadito che potrebbe esserci un ulteriore taglio dei tassi prima di fine 2016. Oggi ha lasciato i tassi invariati dopo la riduzione al minimo storico dello 0,25% annunciata a inizio agosto.

Il Monetary Policy Committee (Mpc) ha rivelato in una sola frase di essere meno pessimista sulle prospettive dell'economia britannica post-Brexit: «La Commissione ora si aspetta un rallentamento meno pronunciato della crescita del Pil nella seconda metà del 2016», ha fatto sapere nel comunicato ufficiale. La crescita nel trimestre luglio-settembre potrebbe essere dello 0,2-0,3%, in rialzo rispetto alla stima del mese scorso di un +0,1 per cento.

La frase, cauta ma significativa, è un'ammissione implicita del fatto che l'economia britannica ha reagito positivamente a Brexit e che i timori di una recessione, espressi dallo stesso governatore Mark Carney, erano dettati da un pessimismo forse eccessivo. Nelle ultime settimane una serie di indicatori economici ha dipinto un quadro più positivo del previsto. La fiducia dei consumatori sembra avere un rilancio dopo il referendum, e i dati resi noti oggi dall'Ufficio nazionale di Statistica confermano che le vendite al dettaglio proseguono a un ritmo del +6,2 per cento. .

Gli economisti si aspettano un balzo dell'inflazione in seguito al calo della sterlina post-Brexit e quindi all'aumento dei costi delle importazioni, ma per ora l'incremento dei prezzi è stato limitato. L'occupazione resta a livelli record e perfino il mercato immobiliare ha sfidato le previsioni funeste di un crollo. L'indebolimento della sterlina ha stimolato l'interesse degli acquirenti stranieri, mentre la scarsità di offerta ha mantenuto alti i prezzi delle case, che continuano ad aumentare.

Per tutte queste ragioni negli ultimi giorni i sostenitori di Brexit sono tornati a criticare Carney per quello che considerano il suo pessimismo eccessivo sull'impatto del voto, e hanno chiesto una revisione delle previsioni della Banca. In realtà il governatore ritiene che sia stata proprio la sferzata della BoE a inizio agosto con il taglio dei tassi e il ritorno alla grande del quantitative easing che ha creato le condizioni ottimali per una ripresa.
Oggi la BoE ha fatto il minimo indispensabile, ammettendo il fatto che la crescita non ha avuto il rallentamento previsto ma senza per questo dichiarare che un altro taglio dei tassi potrà essere evitato. Anzi, l'Mpc ha fatto sapere che “i contorni del contesto economico non sono cambiati” e che un altro ritocco al ribasso dei tassi in novembre potrebbe essere necessario.
«La cosa più importante (del comunicato) è che la Commissione ha sottolineato la possibilità di un ulteriore taglio dei tassi se in novembre le prospettive economiche saranno in linea con quanto prospettato in agosto» ha commentato Darren Duane, head of fixed income a Investec Wealth & Investment a Londra.

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