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Londra sblocca il progetto nucleare

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Europa

Londra sblocca il progetto nucleare

  • –Nicoletta Degli Innocenti

londra

La centrale nucleare co-finanziata dalla Cina verrà costruita: sei settimane dopo avere congelato il progetto, ieri la premier Theresa May ha dato il via libera a Hinkley Point, un progetto da 18 miliardi di sterline.

L’approvazione è definitiva ma con qualche modifica agli accordi per tutelare la sicurezza nazionale e placare i timori dei molti che ritenevano imprudente coinvolgere i cinesi in un progetto nucleare di tali dimensioni e importanza.

La centrale, la prima a essere costruita in Gran Bretagna da oltre vent’anni, verrà realizzata dal gruppo francese Edf che la finanzierà insieme a due società statali cinesi e si prevede sarà operativa nel 2025. A regime Hinkley Point, nella contea del Somerset, genererà il 7% dell’elettricità necessaria al Paese.

Il progetto era stato approvato già lo scorso anno ma in luglio la May, appena nominata premier, aveva annunciato a sorpresa una sospensione, spiegando di voler prendere tempo per una revisione accurata dell’intesa. La decisione di Londra aveva causato costernazione a Parigi e a Pechino, e le autorità cinesi avevano fatto velate minacce sulle possibili conseguenze negative di un ripensamento su Hinkley Point sui rapporti tra i due Paesi.

Ora la May, che nel frattempo ha fatto una visita ufficiale in Cina, ha deciso di procedere con il progetto ma con qualche salvaguardia. «In seguito a una approfondita revisione del progetto di Hinkley Point C e un nuovo accordo con Edf, il Governo ha deciso di procedere con la prima centrale nucleare da una generazione, - recita il comunicato ufficiale. – I ministri imporranno una nuova struttura legale che in futuro regolerà tutti gli investimenti stranieri nelle infrastrutture critiche in Gran Bretagna, compresa l’energia nucleare».

Le nuove regole prevedono una ‘golden share' per il Governo britannico e impediranno a Edf, che finanzia due terzi della centrale, di cedere quote del progetto senza il consenso di Londra fino a costruzione ultimata. Le regole valgono anche per i cinesi e quello che è significativo è che verranno applicate anche a progetti futuri.

Per la Cina Hinkley Point rappresenta infatti solo il primo passo in un settore in cui intende consolidare la sua presenza e rafforzare il suo prestigio. Pechino aveva accettato di contribuire con 6 miliardi di sterline al progetto solo in cambio del via libera di Londra alla realizzazione di almeno un’altra centrale nucleare in Inghilterra di nuovo in partnership con Edf ma con un ruolo più importante per la Cina. Le centrali di Bradwell e di Sizewell secondo gli accordi verranno costruite utilizzando per la prima volta tecnologie avanzate “made in China”.

Il ministero Affari Esteri cinesi ha espresso soddisfazione per il via libera a Hinkley Point, decisione che è «nell’interesse di tutti» e che porterà «vantaggi reciproci». Anche il premier francese Manuel Valls si è detto lieto della «ottima notizia».

Nessun commento invece sulle nuove salvaguardie annunciate da Londra che, ha spiegato il sottosegretario al Business Greg Clark, «significano che la Gran Bretagna resterà una delle economie più aperte del mondo ma con la certezza che gli investimenti stranieri saranno nell’interesse del Paese».

Clark ha ribadito l’importanza della scelta nucleare per tutelare l’ambiente. La nuova centrale nucleare contribuirà alla riduzione delle emissioni nocive, dato che attualmente oltre metà dell’elettricità viene generata dalle vecchie e inquinanti centrali a carbone, che verranno gradualmente dismesse nei prossimi quindici anni.

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