
NEW YORK - Il sospettato, per adesso l’unico, dell'attentato a Manhattan e nel New Jersey è stato arrestato. Lo hanno riferito fonti investigative ai media americani. L'arresto di Ahmad Khan Rahami è avvenuto dopo una sparatoria con la polizia a Linden, nel New Jersey, un sobborgo di 40mila abitanti che si trova una ventina di chilometri a sud-ovest di Manhattan. Rahami, 28 anni, cittadino americano naturalizzato nato in Afghanistan, è stato ferito a una spalla nello scontro a fuoco. Le autorità avevano rilasciato una sua foto e una dettagliata descrizione, alto un metro e sessantacinque, quasi cento chili di peso, capelli, occhi e barba castani. Ultimo indirizzo noto: Elizabeth, nel vicino New Jersey dove la famiglia ha un ristorante, il comune limitrofo a Linden, dove Rahami è stato catturato.
"Thanks to the brave officers of the Linden, NJ Police Department who captured this dangerous individual,"… https://twitter.com/i/web/status/777922233381580800
– NYPD NEWS(NYPDnews)
La dinamica della cattura
Tutto è iniziato alle 10.30 di stamane quando un residente della cittadina di Linden ha notato un uomo sospetto che dormiva davanti a un bar. Un agente gli si è avvicinato e quando lo ha svegliato si è reso conto subito della somiglianza con l’afghano ricercato. A quel punto Rahami ha estratto una pistola e cominciato a sparare ferendo all’addome il poliziotto, che ha subito risposto al fuoco. Rahami è fuggito sparando indiscriminatamente ai veicoli di passaggio, ma alla fine è stato ferito e catturatograzie all’intervento di altri agenti.
A Elizabeth proprio ieri notte è stato ritrovato uno zaino nei pressi della stazione ferroviaria con altri cinque ordigni artigianali che la polizia è riuscita a neutralizzare sacrificando soltanto robot. A denunciare la sua presenza sono state due persone all'uscita da un ristorante. Rahami è stato identificato attraverso impronte digitali riscontrate su uno degli ordigni. La polizia fa sapere che il 28enne è stato arrestato in seguito alla segnalazione di un avvistamento. Inoltre è stato identificato dalle immagini di una telecamera di videosorveglianza a Chelsea mentre collocava la bomba artigianale.
Il sospetto, anche se ricercato ufficialmente solo “in connessione” all'esplosione sulla 23esima strada a Manhattan di sabato che ha fatto 19 feriti fortunatamente non gravi, era stato definito potenzialmente «armato e pericoloso». Un messaggio urgente che identificava il sospetto e chiedeva la cooperazione dei cittadini era stato inviato questa mattina a milioni di cellulari. «Voglio essere molto chiaro, questo individuo può essere armato e pericoloso. Chiunque lo avvistasse deve chiamare subito la polizia», aveva detto il sindaco Bill De Blasio, che nel pomeriggio ha ribadito in conferenza stampa: «Abbiamo ogni ragione di credere che si sia trattato di un atto terroristico».
Le indagini proseguono, ma al momento nessun altro è ricercato, ha dichiarato il nuovo capo della polizia di New York, James O'Neill, dopo l'arresto di Rahami. In conferenza stampa, l'Fbi ha poi aggiunto che non ci sono indizi che facciano pensare all'esistenza di una cellula terroristica attiva nella regione.
Le indagini ora si concentreranno sulla necessità di capire «se abbia agito da solo e per comprendere le sue motivazioni», ha detto O'Neill. Sembra che Rahami non fosse nella lista delle persone sospettate di terrorismo, secondo quanto riferito da William Sweeney, dell'Fbi. «Niente ci fa pensare - ha detto - che fosse nei nostri radar [...] Non ci sono indicazioni sulla possibilità che ci sia una cellula attiva nell'area o in città».
L'identificazione del sospetto ha portato ad un ripensamento sulle possibili connessioni terroristiche internazionali degli attentati. Il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha dichiarato alla rete Tv CNN che «non mi stupirei se trovassimo un collegamento estero». Con l'Assemblea Generale dell'Onu agli inizi, le autorità di New York hanno fatto sapere che la città vedrà in questi giorni una straordinaria mobilitazione della polizia e delle forze anti-terrorismo.
Bombe Usa, l'arresto di Rahami
Bombe lungo il tragitto della gara
Gli ordigni esplosivi a New York e New Jersey erano collegati, ha ammesso un funzionario della Homeland Security. A Elizabeth, in New Jersey, tre ordigni erano stati piazzati lungo il tragitto della gara podistica di beneficenza di sabato a Seaside Park, ma solo uno è esploso. La bomba esplosa non ha provocato vittime perché l'inizio della gara - poi annullata - era stato ritardato.
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