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Lester Holt, il vincitore indiscusso è il moderatore

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DIBATTITO TV

Lester Holt, il vincitore indiscusso è il moderatore

Il moderatore, Lester Holt, della rete tv Nbc (Ap)
Il moderatore, Lester Holt, della rete tv Nbc (Ap)

Tra gli elettori incerti - e forse decisivi alle urne - Donald Trump ha perso il primo dibattito presidenziale. Anche se non è altrettanto chiaro che Hillary Clinton sia riuscita a persuaderli a dare a lei il voto. Vincitore agli occhi di tutti: il moderatore, Lester Holt, della rete tv Nbc, parso compassato nel gestire e lasciar spesso correre i duri scambi tra i candidati. Ha ricevuto i complimenti sia dai portavoce repubblicani che da quelli democratici subito dopo la conclusione dei 90 minuti del dibattito che ha toccato economia, politica estera, sicurezza e diritti civili.
È stato Trump pero' a ricevere una smentita anche dal moderatore: Holt gli ha contestato l'affermazione di non aver mai sostenuto la guerra in Iraq. Lo ha fatto citando una intervista concessa al conduttore radiofonico Howard Stern prima del conflitto.
Un gruppo di elettori indecisi in Ohio, interpellato dal Wall Street Journal, ha offerto un significativo esempio del verdetto di quel terzo di americani che ancora cerca risposte per scegliere a chi dare il consenso: undici hanno visto una vittoria di Clinton, nessuno di Trump e 17 non si sbilanciano.

Gli esperti, compresi quelli di parte repubblicana, concordano sulla delusione sofferta da Trump: “La sua mancanza di preparazione si e' fatta notare man mano che il dibattito e' proseguito”, ha detto Kevin Madden, consulente di Mitt Romney nel 2012. Ari Fleischer, ex portavoce di George W. Bush e ora sostenitore di Trump, ha aggiunto che il suo comportamento aggressivo e le continue interruzioni ai danni della rivale lo feriranno. E se il New York Times ha infierito definendo la sua performance alla stregua dell'intervento di un “bullo superficiale”, la stessa Tv conservatrice Fox News ha ammesso la vittoria di Clinton e un Trump in “difficolta'”, pur aggiudicando il match solo “ai punti”.

Le ampie operazioni di verifica dei fatti citati dai due candidati nel duello in prima serata davanti a forse 80-100 milioni di telespettatori da parte dei mass media americani lo hanno visto a sua volta sconfitto. Il Times ha calcolato che Trump ha “massaggiato” la verità più dell'avversaria. Tra gli “errori”: le affermazioni che gli omicidi sono in aumento a New York (sono calati), che il deficit commerciale e' di 800 miliardi l'anno (e' di 500), che la Ford sta eliminando posti di lavoro spostando la produzione di vetture di piccola cilindrata in Messico (Ford ha chiarito che i piani non causeranno tagli).
Sotto il profilo delle tematiche, Hillary ha dominato sul fronte della sicurezza nazionale e dei diritti civili. Il momento migliore per Trump e' stato invece rappresentato dal suo attacco agli accordi di libero commercio che distruggerebbero posti di lavoro. Trump ha criticato Clinton per averli sostenuti in passato. Avra' bisogno di molti altri momenti cosi' se vuole recuperare nei prossimi dibattiti.

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