
Una vera prima assoluta. Per la prima volta, il governo giapponese ha “concesso” il Palazzo Imperiale di Nara – la prima capitale del Giappone, non distante da Kyoto – per una rappresentazione d'Opera. Nel contesto delle celebrazioni per i 150 anni dell'apertura delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone, nell'area del Palazzo che e' Patrimonio del'Umanita' e' andata in scena per due volte la Turandot di Puccini con il Teatro Comunale di Bologna: orchestra e coro diretti dal maestro Hirofumi Yoshida e Norma Fantini al suo debutto nel ruolo di Turandot (accanto a Ian Storey come Calaf e Scilla Cristiano come Liu; regia di Alessio Pizzech e scenografia di Davide Amadei). “Quando ho visto il Palazzo imperiale di Nara, ho subito pensato che sarebbe stata una ambientazione perfetta per Turandot”, afferma il Maestro Yoshida: 1300 anni fa la civilta' giapponese era ai suoi albori e si apriva a una forte influenza cinese che si nota nell'architettura e in vari dettagli coerenti con una fiaba ambientata a Pechino.
Bologna porta Turandot al Palazzo Imperiale di Nara
Dopo il castello dello Shogun di Kyoto e il castello di Himeji nei due anni precedenti, ora l'Opera di Bologna, rivela Yoshida, pensa per l'anno prossimo di portare la grande lirica al Castello di Kumamoto, nel Kyushu, recentemente danneggiato da un doppio terremoto: “Sara' anche l'occasione per contribuire alla ricostruzione”.
La tournée nipponica del Comunale, è stata organizzata dalla Sawakami Opera Foundation, il cui presidente Atsuto Sawakami sottolinea che eventi simili, senza precedenti, si fanno “non tanto per un ritorno economico, ma per promuovere l'arte ai massimi livelli e cercare di avvicinare il pubblico e i giovani alla grande lirica”. Norma Fantini dice di considerare “una medaglia d'oro” il suo debutto come Turandot: i suoi fans potranno vederla e sentirla nel ruolo della principessa pucciniana a Genova intorno alla meta' dell'anno prossimo.
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