Honda e Yamaha hanno infatti deciso di unire le forze nella produzione e sviluppo di motociclette, alla luce dei cambiamenti strategici del mercato. In particolare, quello giapponese è crollato di quasi l'80% dagli anni '80 e continua a contrarsi, anche per via del calo demografico. In Giappone le vendite di motocicli l'anno scorso sono calate di quasi il 10% a 406.591 unita' (Honda e' leader del mercato con il 43% del totale, mentre Yamaha segue con il 27,2% e Suzuki con il 12,1%): il mercato è calato di quasi l'80% dagli anni '80.
Una alleanza limitata. L'alleanza tra le sue aziende e' stata anticipata dal quotidiano Nikkei e annunciata oggi in una conferenza stampa. In particolare, Honda produrra' scooter per il suo principale concorrente nella fabbrica di Kumamoto, nel Kyushu, come OEM (Original Equipment Manufacturer) dal 2018. Li' Yamaha sposterà l'attuale produzione di scooter da 50cc che attualmente realizza a Taiwan: ne importa circa 50mila l'anno. E a Kumamoto Honda ha una capacità non utilizzata più' o meno nello stesso ordine di grandezza.
Per quanto riguarda lo sviluppo, Honda e Yamaha cercheranno insieme di abbatterne i costi attraverso collaborazioni, in particolare per scooter elettrici e per un nuovo modello particolarmente adatto alle consegne (“business scooter”).
Shinji Toyama, director di Honda Motor, ha dichiarato che questa collaborazione e' finalizzata sia a rivitalizzare il mercato dei motocicli sia ad accelerare la popolarità' dei modelli elettrici. Katsuaki Watanabe, Managing executive officer di Yamaha Motor, ha lasciato intravedere futuri sviluppi: “Crediamo che le nostre attività' di collaborazione, che iniziano con una alleanza OEM, andranno oltre il framework di un mero accordo di fornitura di prodotti e delineeranno una futura cultura del motociclo in Giappone”.
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