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Nobel per la Chimica a Sauvage, Stoddart e Feringa: hanno creato la…

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Nobel per la Chimica a Sauvage, Stoddart e Feringa: hanno creato la «macchina» più piccola del mondo

(AFP PHOTO / JONATHAN NACKSTRAND)
(AFP PHOTO / JONATHAN NACKSTRAND)

Il Premio Nobel 2016 per la Chimica è andato a Jean-Pierre Sauvage, dell'università francese di Strasburgo, Sir J. Fraser Stoddart, dell'americana Northwestern University, e Bernard L. Feringa, dell'università olandese di Groningenal francese, Jean-Pierre Sauvage, al britannico sir Fraser Stoddart e all'olandese, Bernard L.Feringa.
I tre scienziati europei sono stati premiati -come hanno spiegato i giurati dell'Accademia delle Scienze- per aver concepito «la più piccola macchina del mondo» ovvero aver sintetizzato le macchine molecolari: hanno aperto la strada alla costruzioni di macchine minuscole, grandi pochi miliardesimi di metro, capaci di muoversi, trasportare farmaci oppure essere comandate a distanza.

Le basi gettate dagli studi dei premiati hanno aperto la strada alla manipolazione di atomi e molecole da poter usare come mattoncini per costruire strutture complesse capaci di lavorare e muoversi a comando.

In particolare uno dei primissimi passi in questa direzione è arrivato nel 1983 con Sauvage che per primo riuscì a mettere insieme due molecole ad anello, legate come in una catena, e farle scivolare l'una all'interno dell'altra.

Un secondo passo fondamentale è poi arrivato nel 1991 da Stoddart con il primo
rotore, un anello capace di girare attorno a un asse centrale. A mettere a punto il primo vero motore è poi stato Feringa che nel 1999 sfruttando il lavoro dei colleghi ha messo a punto motori molecolari capaci di far ruotare minuscoli oggetti e disegnare la prima “automobile nano”.

Nei giorni scorsi sono stati assegnati i premi Nobel per la Medicina e per la Fisica. Il primo è andato allo scienziato giapponese Yoshinori Ohsumi per le sue scoperte relative ai meccanismi dell’autofagia cellulare, ossia il processo con cui la cellula degrada e ricicla i materiali danneggiati o di scarto, per mantenere le funzioni indispensabili.

Il Nobel per la Fisica è andato ai tre scienziati britannici David J. Thouless, Duncan M. Haldane e Michael Kosterlitz, che hanno indagato nelle loro ricerche il “volto” esotico della materia, ossia i passaggi che avvengono da uno stato all'altro della materia in condizioni inusuali.
Questi studi hanno aperto le porte alla ricerca di nuovi materiali e in particolare di quelli per la superconduttività ad alta temperatura.

AFP PHOTO / JONATHAN NACKSTRAND


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