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La Cina svaluta lo yuan ai minimi da sei anni

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LA VALUTA DI PECHINO

La Cina svaluta lo yuan ai minimi da sei anni

Reuters
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Lo yuan tocca i valori minimi da sei anni sul dollaro nel corso della seduta di oggi, alla riapertura delle Borse cinesi dopo la settimana di festività per l'anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. La People's Bank of China ha fissato la parità del renminbi, altro nome della valuta cinese, sul biglietto verde a quota 6,7008, in calo di dello 0,4% rispetto all’ultima apertura, e per la prima volta dal luglio scorso al di sotto della soglia psicologica di 6,7 sul dollaro, considerata finora una sorta di linea rossa per la banca centrale di fronte al rischio di un’accelerazione del deflusso di capitali dal Paese (qui il cambio in tempo reale con il dollaro). Lo yuan aveva chiuso a quota 6,6745 il 30 settembre scorso, ultimo giorno di contrattazioni prima della pausa. La valuta cinese può oscillare con un margine giornaliero del 2% attorno a questo valore, che è il minimo dal settembre 2010.

Per gli analisti, il deprezzamento della valuta cinese era prevedibile, soprattutto dopo la inclusione del renminbi nel paniere dei diritti Speciali di Prelievo del Fondo Monetario Internazionale, effettivo a partire dall’inizio di ottobre. Nel corso della seduta, lo yuan si è deprezzato fino a quota 6,7051 sul dollaro, al tasso di cambio più basso da settembre 2010, prima di riprendersi e risalire a quota 6,7020. La banca centrale aveva annunciato venerdì scorso un nuovo calo di 19 miliardi di dollari nelle riserve in valuta estera a settembre, oggi a quota 3166 miliardi di dollari, dopo il calo record di agosto per sostenere la valuta cinese, quando le riserve in valuta estera erano già scese ai minimi dal 2011.

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