Cinque bambini sono stati uccisi durante un bombardamento di artiglieria su una scuola nel sud della Siria, in una zona controllata dalle forze governative. Lo riferiscono l'agenzia ufficiale Sana e l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus). Le fonti affermano che cinque minori sono morti nel bombardamento a Daraa, capoluogo meridionale conteso tra insorti e lealisti. Il bombardamento con mortai è partito da una zona controllata dai gruppi armati delle opposizioni.
Il governo di Damasco ha dunque enfatizzato la notizia perché si tratta di gruppi ribelli che ancora lo combattono. La notizia è stata diffusa dalla tv di Stato siriana con queste parole di propaganda filogovernativa: «Cinque bambini sono periti nel lancio di razzi dei terroristi su una scuola elementare nel quartiere di Sahari».
Intanto ad Aleppo, altra città ribelle, anzi simbolo della ribellione ad Assad, almeno otto civili sono morti oggi in raid aerei compiuti dall'aviazione russa sulla città, “i più violenti” da alcuni giorni, dice l'Osservatorio siriano sui diritti umani. «Si tratta dei raid russi più violenti da quando il regime ha annunciato», il 5 ottobre scorso, «una riduzione dei bombardamenti sulla parte orientale di Aleppo», ha detto il direttore dell'ong, Rami Abdel Rahman.
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