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Le imprese: un’Europa più coesa

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Le imprese: un’Europa più coesa

  • –Nicoletta Picchio

Migranti e Brexit, con ciò che comportano per l’Europa. È il focus del vertice bilaterale di Bolzano tra Confindustria e l’omologa tedesca Bdi, un appuntamento arrivato alla sesta edizione. Italia e Germania sono i due Paesi a più forte vocazione industriale. Continua pagina 4 Continua pagina 4

di Nicoletta Picchio

roma

«L’attuale quadro politico-economico rende sempre più importante la collaborazione tra Bdi e Confindustria», ha esordito Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, aprendo la riunione ieri a Bolzano, accanto a Ulrich Grillo, numero uno degli industriali tedeschi. «Se assieme lanciamo una politica di crescita riusciremmo a creare un clima positivo per l’Europa e convincere i cittadini che l’Europa funziona, è la soluzione, non il problema», sono state le parole di Grillo.

Le due organizzazioni imprenditoriali si sono date un duplice obiettivo: una riflessione sui migranti e sulle politiche nazionali ed europee per superare l'emergenza e individuare soluzioni strutturali. Inoltre, ha anticipato Boccia, adottare una dichiarazione congiunta che, «riaffermando la solidità dei rapporti tra le nostre due organizzazioni e la necessità di un coordinamento sempre maggiore tra i due principali paesi manifatturieri d’Europa», promuova «un’Agenda per la competitività e la crescita, finalizzata una politica europea che non penalizzi l’industria , ma che al contrario la favorisca».

L’Europa deve affrontare le crisi senza egoismi nazionali e tornare ad essere sinonimo di crescita, occupazione e investimenti: «è il comune sentimento che ha reso possibile concordare l’Agenda per la competitività e la crescita», sono state le parole di Boccia, preannunciando il documento che sarà presentato questa mattina, al termine del bilaterale.

All’appuntamento hanno partecipato imprenditori e banchieri italiani e tedeschi, oltre ad Emma Marcegaglia, nel suo ruolo di presidente di Business Europe. «Occorre un’Europa unita, finora c’è stata troppo poco. L’Europa siamo noi e dobbiamo ribadire il nostro ruolo di apripista attraverso la nostra capacità progettuale», ha commentato Stefan Pan, presidente di Assoimprenditori Alto Adige e vice presidente di Confindustria. «Siamo preoccupati per i frequenti attacchi al sistema di Schengen, la sua fine avrebbe un impatto enorme, simbolico quanto economico: significherebbe limitare la libera circolazione, quel principio che ci ha fatto raggiungere e mantenere finora l’eccellenza», ha detto Boccia.

Oltre ai migranti, Brexit: «È un problema che potrebbe diventare un’opportunità se viene gestito in chiave europea. Apriremo in tavolo con Bdi per trasformare alcuni aspetti critici in soluzioni», ha continuato il presidente di Confindustria. «Dobbiamo rendere l'Europa più attrattiva e non avere paura – ha concordato Grillo – la Brexit è un monito per la Ue. Abbiamo ancora 27 colonne, che è un bel numero».

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