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Emailgate, perchè Comey (capo Fbi) ha riaperto l’inchiesta su Hillary

NEW YORK - James Comey, il direttore dell'Fbi, è considerato un uomo integerrimo e serio, al punto che nel 2013 Barack Obama ha scelto lui, un repubblicano dichiarato che aveva lavorato al dipartimento per la Giustizia come sottosegretario nell'amministrazione Bush Jr., per la guida dell'Fbi.
Possibile che ci sia stato un “tradimento” della fiducia istituzionale che gli è stata accordata? Ha davvero trovato email scandalose che dimostrano pesanti violazioni della legge da parte di Hillary? O ha semplicemente agito di impulso? Di certo, dicono gli addetti ai lavori a Washington, Comey potrebbe aver preso una decisione precipitosa con gravi conseguenze per le elezioni a novembre. O no? Ha davvero dato indizi in pasto al pubblico a pochi giorni dalle elezioni, senza verificarne, per sua stessa ammissione nella lettera al Congresso, il reale impatto giuridico? Secondo il senatore democratico Dianne Feinstein si tratta di un atto irresponsabile: «L'Fbi ha una tradizione consolidata nel non intervenire nel mezzo di elezioni. Questa rottura con le tradizioni è un atto che lascia costernati» ha detto ieri.

Ricostruiamo: Comey riceve nel pomeriggio di giovedì dei suoi luogotenenti. Gli dicono di essere incappati in email delicate che riguardano Hillary Clinton e la sua assistente Huma Bedin. La scoperta avviene durante un'inchiesta separata sul comportamento sessuale dell'ex marito della Abedin, Anthony Weiner, accusato di aver molestato una minorenne via Internet. Comey si era trovato sotto attacco per non aver sposato una linea più dura a luglio, quando archiviò l'inchiesta sulle email di Hillary Clinton inviate da un server privato e non del governo americano. È possibile che alcuni dei suoi luogotenenti, irritati per la sua linea morbida a luglio, gli abbiano forzato la mano giovedì scorso durante l'incontro.

E certo appare impossibile che un uomo prudente come lui abbia preso con leggerezza una decisione di questo genere. Eppure i dettagli mancano. La richiesta di Hillary è di renderli noti subito. Ma l'Fbi tentenna, Comey sta tergiversando, ma non può premettersi un abbaglio, ne andrebbe non solo della sua reputazione personale ma anche quella altamente professionale dell'Fbi.

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